Bollette a costo zero? Il nuovo imbroglio del fotovoltaico

Mercoledì 27 Novembre 2019
Bollette a costo zero? Il nuovo imbroglio del fotovoltaico
IL CASO
PORDENONE Si chiama Energia Italia Srl, prometteva bollette a costo zero e chi ci ha creduto si ritrova a far fronte a costi inaspettati. Ieri mattina gli avvocati Luca Pavanetto e Michele Peretto si stavano confrontando su quella che rischia di essere la nuova grande truffa a Nordest. Entrambi hanno raccolto decine di denunce da parte di clienti veneti e friulani che hanno deciso di rivalersi sulla Srl amministrata dal veneziano Paride Massarenti e con sede a Conegliano in via maggiore Giovanni Piovesana. Da una visura emerge che la società ha un capitale sociale dichiarato di 5 milioni di euro, di cui soltanto 500mila versati, ed è specializzata nella fornitura di energia e gas. «La società - spiega Pavanetto - ha molte sedi e consulenti in tutto il Veneto e nel Nord Italia. Risulta aver venduto impianti energetici, anche con costi importanti, assicurando che le bollette sarebbero state azzerate. Nei mesi scorsi le società grossiste, subentrate a Energia Italia a causa dell'inadempimento di quest'ultima, si sono rivolte agli ignari clienti chiedendo non solo il pagamento delle bollette maturate, ma anche di quelle pregresse, che i clienti credevano fossero azzerate».
Pavanetto ha ricevuto un centinaio di segnalazioni che vanno da Modena, Verona, Trieste e dalla zona del Portogruarese. «I clienti di Energia Italia - afferma - si trovano a dover ingiustamente far fronte ai nuovi fornitori subentrati alla società di Conegliano per il pagamento delle bollette, che dovevano in ogni caso rientrare nei costi degli impianti venduti, che potevano arrivare anche oltre 20 mila euro». Il legale sandonatese ha già aperto un contenzioso civile, ma la Srl di Massarenti è contumace e sta valutando ogni tipo di tutela anche in sede penale. «Mi accingo ad affrontare anche il problema delle richieste economiche delle finanziarie - aggiunge - verso le quali i clienti erano stati indirizzati proprio da Energia Italia per far fronte all'acquisto degli impianti. Ritengo che molti di questi contratti di finanziamento siano inefficaci, poiché vi è un evidente collegamento sotteso tra le operazioni di finanziamento e l'acquisto degli impianti proposti da Energia Italia. Sul punto molti consumatori hanno la possibilità di chiedere la risoluzione del contratto di credito con l'obbligo della finanziaria di restituire rate e interessi già pagati».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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