Animali, legge anti-esche La Lav plaude a Polesello

Sabato 1 Febbraio 2020
ANIMALI
PORDENONE «Plaudiamo alla proposta di legge presentata dal consigliere regionale Simone Polesello, fortemente voluta dalla Lega antivivisezione Friuli Venezia Giulia». Sono le dichiarazioni del presidente regionale della Lav, Guido Iemmi, all'indomani dell'annuncio dell'esponente leghista della presentazione di una legge che punisca chi confeziona esche e polpette avvelenate per cani e gatti.
«Nel 2018 la Lav - ricorda in un comunicato la stessa associazione - lo aveva incontrato per sensibilizzarlo sulla carenza della legislazione regionale relativamente alla pratica criminale, purtroppo molto diffusa in regione, di spargere sul territorio bocconi avvelenati. Il consigliere raccolse prontamente l'appello, convocò la LAV al fine di lavorare al progetto. Collaborazione e sinergia fra addetti ai lavori». Il gruppo di lavoro Lav - costituito dalle sedi di Pordenone e Trieste coadiuvate dalle Aree nazionali di Animali familiari, Animali selvatici e Ufficio legale - hanno concorso all'elaborato finale, cioé la Proposta di Legge Lav-Proposta di legge di divieto di utilizzo e di detenzione di esche e bocconi avvelenati. «Se, come auspichiamo, la proposta dovesse essere approvata - dichiara Iemmi, responsabile istituzionale Lav-Fvg - dopo Puglia, Toscana e Umbria, il Friuli Venezia Giulia avrebbe finalmente uno strumento legislativo valido per combattere questa pratica che causa ogni anno la morte di tantissimi animali, sia domestici che selvatici, comprese specie in via d'estinzione».
La presenza di sostanze tossiche o comunque nocive sul territorio rappresenta anche un serio pericolo per la popolazione umana e per l'ambiente, sia direttamente in particolare per i bambini, sia indirettamente, attraverso la contaminazione ambientale. Le sostanze velenose costituiscono infatti una pericolosa fonte di inquinamento, avvelenando catena alimentare, suolo e falde acquifere. «Esche e bocconi avvelenati - ancora la Lav - costituiscono un problema per la salute animale e per quella pubblica che deve essere affrontato attraverso una legge che superi i limiti dell'Ordinanza ministeriale - che ha una durata limitata nel tempo e necessita dunque di reiterazioni - e che preveda sanzioni certe per i trasgressori. La Lav metterà a disposizione della commissione i propri consulenti».
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