«Vigonza non è un porto di mare» Marangon e il no alla vigilessa

Sabato 13 Gennaio 2018
VIGONZA
«Il Comune di Vigonza non è un porto di mare». Il sindaco di Vigonza Stefano Marangon interviene e spiega le ragioni per le quali ha negato la mobilità alla vigilessa.
Alla vigilia della fine dell'anno, S.T., agente della polizia locale, delusa per la mancata mobilità che le era stata promessa, ha inviato una lettera a tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza, per illustrare la situazione chiedendo un loro intervento per risolvere la situazione.
«BYPASSATO IL SINDACO»
«Sono del parere che certi argomenti e situazioni che riguardano il personale dipendente del Comune vanno trattate con il capo del personale che è il sindaco prosegue il primo cittadino . Detto questo, ribadisco che ho a cuore il benessere delle persone che lavorano con me e che considero essere la chiave essenziale di un buon agire per il bene della cittadinanza. Quando mi sono state sottoposte alcune esigenze o richieste, anche piuttosto delicate e difficili, le ho valutate e ci ho riflettuto molto. La mancanza di mobilità aperta, che sembrava essere ormai una prassi a Vigonza, non vuol dire restrizione, ma significa soltanto una diversa modalità di agire».
Marangon insiste: «Vigonza non è un porto di mare, dove si va e si viene con andirivieni di dipendenti, dove si va e si viene con nonchalance. Le richieste di mobilità vanno valutate e prese in considerazione in modo equilibrato, rispettando le diverse situazioni personali».
La vicenda della mancata mobilità ha irritato i consiglieri di minoranza che sostengono che all'interno del Comando della polizia locale ci siano molti problemi, come confermano le richieste di trasferimento fatte da 5 vigili su 10 in servizio.
«Le domande non sono arrivate oggi, ma risalgono al 2014 precisa Marangon , chi ora è all'opposizione e si straccia le vesti, quand'era assessore alla sicurezza che cosa ha fatto? Nulla. Ed ecco la situazione attuale che abbiamo ereditato».
«FIDUCIA AD AGRICOLA»
E quanto ai presunti contrasti con l'assessore: «L'assessore Agricola sta lavorando bene e gode di tutta la mia stima e fiducia; stiamo agendo sulla spinta delle necessità per raggiungere il nostro obiettivo. La situazione va risolta senza per questo voler voltare le spalle».
Al tema della polizia locale è legato quello della videosorveglianza per il quale l'amministrazione sta valutando un piano per implementare il numero delle telecamere da installare sul territorio, accanto alle 16 già presenti.
«Si tratta di un intervento che va fatto per bene e in modo accorto, per non ritrovarci tra qualche anno ad avere apparecchi vecchi e mal funzionanti dice ancora il sindaco non vogliamo dare risposte di pancia tanto per catturare facili consensi, e sprecare i soldi dei cittadini, ma agire in modo ragionevole. Insieme alla giunta stiamo valutando e sondando tutte le strade percorribili per arrivare ad avere un lavoro efficace ed efficiente e che sia in grado di durare nel tempo. Un piano come questo non si fa dall'oggi al domani. Intanto saranno installate a breve due nuove telecamere nelle stazioni di Barbariga e Busa, e saranno compatibili sia con quelle già esistenti sia con le prossime».
Lorena Levorato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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