«Sì ai tavolini in piazza, ma serve l'arredo urbano»

Martedì 3 Aprile 2018
«Sì ai tavolini in piazza, ma serve l'arredo urbano»
PUBBLICI ESERCIZI
PADOVA Con l'avvicinarsi della stagione estiva, sono sempre di più i pubblici esercizi (bar, ristoranti e pizzerie) che dispongono tavolini e sedie al di fuori dei locali: sono i cosiddetti plateatici, che possono essere posizionati in area privata o pubblica, in questo caso pagando al comune il canone di occupazione del suolo pubblico.
È su quei bar che l'Associazione provinciale pubblici esercizi (Appe) ha recentemente svolto un sondaggio, per capire quale sia l'andamento delle occupazioni con i plateatici, ma anche gli aspetti più apprezzati dai clienti e le criticità rilevate dagli esercenti. «Ne è emerso - dichiara Federica Luni, vice presidente Appe - un quadro che sostanzialmente conferma quanto già potevamo prevedere, ma c'è anche qualche aspetto che merita di essere sottolineato».
Tra i risultati che confermano quanto già si presupponeva, si registra quello relativo al gradimento della presenza di tavoli e sedie: ben il 92% degli esercenti dichiara che la presenza è apprezzata dalla clientela, mentre solo l'8% ne è sostanzialmente indifferente. Apprezzamento che è confermato anche dal lato esercente, visto che ben il 90% dei bar e ristoranti ha confermato, per il 2018, le medesime misure e il periodo di occupazione dell'anno precedente (in qualche sporadico caso si registra un aumento o diminuzione delle superfici o della durata). Nessuna sorpresa, inoltre, per quanto riguarda i prezzi: l'applicazione di maggiorazioni sui listini per i prodotti serviti all'esterno riguarda solo il 9% dei locali, mentre per il 91% i prezzi sono i medesimi.
Più ampia la rosa di risposte collegate ai servizi più apprezzati dalla clientela (in questo caso si potevano dare risposte multiple): si va dalla presenza di arredo urbano come ad esempio piante e fioriere (piace al 67% degli intervistati), alla presenza di sottofondo musicale (gradito da un intervistato su quattro) e al contesto dove è collocato il plateatico (importante per il 22% del campione). Decisamente meno indispensabile la presenza di riscaldamento invernale, che interessa solo al 12% dei clienti. Infine, gli aspetti più problematici collegati alla gestione del plateatico riguardano in gran parte i costi: per il 75% degli esercenti intervistati il canone per l'occupazione dell'area pubblica è troppo alto, mentre per il 33% sono troppo onerose le spese connesse all'acquisto e manutenzione di tavoli e sedie. Più di un esercente su quattro (il 27%) ritiene che ci sia però troppa burocrazia per la concessione dell'area pubblica. Di minor importanza gli altri aspetti negativi che sono stati segnalati: oneri per il controllo dell'area esterna (17%) e necessità di camerieri aggiuntivi (8%).
«I risultati del sondaggio afferma Federica Luni confermano che sia i clienti, che gli esercenti amano, d'estate, utilizzare gli spazi all'aperto per godere delle prestigiose location che Padova e piccoli borghi della provincia possono offrire, magari con un po' di musica di sottofondo e in un ambiente protetto e abbellito da piante e fiori». «Registriamo con preoccupazione continua la rappresentante degli esercenti le lamentele dei colleghi riguardanti gli alti costi e la burocrazia collegata al rilascio e al rinnovo delle concessioni di occupazione delle aree pubbliche, aspetti che abbiamo già segnalato alle Amministrazioni Comunali e, in particolare, a quella di Padova». «Ben vengano afferma Federica Luni i progetti, come quello dell'Assessore al commercio del Comune di Padova Antonio Bressa, di concessione pluriennale dell'occupazione, al fine di snellire l'operato degli uffici e alleggerire il peso della burocrazia che grava sui bilanci degli imprenditori di pubblico esercizio».
Nicola Munaro
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