Ricorre oggi il 70. del bombardamento della chiesa di San Leopoldo, colpita intorno a mezzogiorno del 14 maggio 1944. Furono cinque le bombe a cadere sul convento di padre Leopoldo, che era morto due anni prima. L'episodio viene ricordato, anche con una nuova testimonianza, nell'ultimo numero della rivista mensile "Portavoce di San Leopoldo Mandic". In quell'occasione, non ci furono vittime tra i religiosi, rifugiati in una cantina-rifugio, ma tre ordigni danneggiarono pesantemente la chiesa dei cappuccini e, in parte, il convento. Tra le macerie, furono ritrovate intatte la statua della Vergine Immacolata a cui padre Leopoldo era molto devoto, e la sua celletta-confessionale. Come ricostruisce la rivista, a firma del direttore Giovanni Lazzara, la formazione aerea era composta da 36 velivoli B-24 Liberator del 461. gruppo bombardieri, che operava nel teatro mediterraneo nel quadro della 15. Air Force americana. Gli aerei dovevano bombardare la stazione di Padova Campo di Marte, furono intercettati dalla contraerea e sganciarono le prime bombe, colpendo gli orti di via delle Rose e via Tre Garofani dove vi furono undici vittime. Le bombe, poco avanti, colpirono anche la chiesa.
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