SAN GIORGIO DELLE PERTICHE Mamma, lavoratrice in un comune del Camposampierese,

Martedì 9 Marzo 2021
SAN GIORGIO DELLE PERTICHE Mamma, lavoratrice in un comune del Camposampierese,
SAN GIORGIO DELLE PERTICHE Mamma, lavoratrice in un comune del Camposampierese, presidente della fiera di Arsego e assessore alle Politiche sociali a San Giorgio delle Pertiche. Stefania Pierazzo, 41 anni, non è alla prima esperienza amministrativa e vive con grande responsabilità la Festa della donna. «Non voglio una festa per noi, chiedo solo rispetto per noi donne. Sogno che le donne che ogni giorno subiscono violenza abbiano il coraggio di dire basta. Per ora, lo so, è solo ancora un sogno e questa cosa mi fa stare veramente male. Arrivate a non poterne più di violenze e soprusi, nel momento di alzare il telefono si fanno un sacco di scrupoli e i violenti la scampano ancora una volta. Nel momento decisivo della denuncia alle autorità competenti si fermano davanti alla porta per paura di aprirla».
Come amministrazione comunale che cosa si può fare per aiutare le donne in difficoltà?
«Il ruolo di assessore mi porta a ricevere telefonate di donne che chiedono aiuto e informazioni. Ammetto che spesso vado a letto alla sera pensando a loro e ai loro figli. Nelle ultime ore ho ricevuto due chiamate da altrettante concittadine in difficoltà: la prima aveva gravi problemi economici e non sapeva come sbarcare il lunario. Ho cercato di indirizzarla dove sapevo che qualcuno la può supportare. La seconda, con problemi psichiatrici e invalida, era disperata: ho chiamato il suo medico di base e insieme abbiamo trovato una soluzione. Per tutto l'anno si susseguono queste richieste d'aiuto».
Quanti casi di violenze vengono denunciati o si vengono a sapere all'anno a San Giorgio delle Pertiche?
«Tra i dieci e i venti casi».
Vede ancora tanta disuguaglianza tra uomini e donne?
«Noi donne non siamo immortali, ma siamo spesso wonder woman ed abbiamo quel qualcosa in più che gli uomini non hanno e a loro questo fa invidia. É un dato di fatto che siamo diverse da loro. Siamo un valore aggiunto, senza di noi gli uomini non sanno stare. Dobbiamo ricordarci che siamo esseri umani con i nostri diritti, con la nostra libertà e meritiamo sempre rispetto. A volte abbiamo il diritto anche di dire di no, di essere stanche e abbiamo il diritto di non fare ciò che ci viene chiesto o imposto. Oggi non siamo sole: tutte dobbiamo avere il coraggio di aprire quella porta e denunciare chi non ci porta rispetto».
Luca Marin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci