L'ATENEO
PADOVA Oltre cinquemila studenti sono tornati a vivere le aule dell'ateneo

Martedì 13 Aprile 2021
L'ATENEO PADOVA Oltre cinquemila studenti sono tornati a vivere le aule dell'ateneo
L'ATENEO
PADOVA Oltre cinquemila studenti sono tornati a vivere le aule dell'ateneo patavino. Con la zona arancione scatta il riavvio di 1.400 corsi in presenza, su quasi 2.500 totali, nel corso di questa settimana. Sono ripartiti anche i laboratori e le esercitazioni. Tra i primi a salire in cattedra c'è il rettore dell'Università di Padova, Rosario Rizzuto, che tiene il corso di Patologia generale e Fisiopatologia agli studenti della facoltà di Medicina e Chirurgia.
IN SICUREZZA
Una sicurezza in più arriva dalla campagna vaccinale dedicata al personale universitario, che si è conclusa qualche settimana fa. Si sono vaccinati con AstraZeneca 6.687 dirigenti, docenti, tecnici, ricercatori e amministrativi, a maggio ripeteranno la somministrazione con la seconda dose. L'adesione è del 90 per cento per il personale docente e superiore all'80 per cento per l'amministrativo. Nonostante si apra alla possibilità di seguire le lezioni in presenza, il Bo continua come sempre a garantire la modalità duale per ogni corso. Chi non può sedersi in aula, quindi, segue da remoto.
COSA CAMBIA
Il rettore Rizzuto e il direttore generale Alberto Scuttari hanno diffuso gli ultimi aggiornamenti sul sito Unipd.it, spiegando cosa cambia rispetto la zona rossa. «La didattica può essere organizzata in presenza, nel rispetto delle linee guida licenziate dagli organi dell'ateneo si legge -. È consentito lo svolgimento in presenza dei tirocini, nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid19. Sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico (esterni all'università) dei musei, mentre nelle biblioteche e negli archivi i servizi al pubblico esterno vengono offerti su prenotazione». E ancora: «Sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza. Tutte le cerimonie si svolgono nel rispetto dei protocolli e linee guida vigenti e in assenza di pubblico. Nell'ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo motivate ragioni. Vige il divieto di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l'eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità, motivi di studio, inclusi gli spostamenti necessari per la didattica in presenza».
L'università si impegna ad erogare la didattica sia in presenza sia online, secondo una forma mista fruibile non solo nelle aule universitarie ma anche a distanza, nell'ottica di garantire la riapertura degli spazi fisici in cui si svolge la vita universitaria salvaguardando al contempo l'inclusione. Gli studenti possono scegliere se seguire i corsi interamente in modalità telematica o in presenza, ovvero, nel caso di classi numerose, in modalità mista, ad esempio alternando una settimana in presenza e una a distanza. Per evitare assembramenti e per garantire comunque le distanze di sicurezza si ricorre a sistemi di turnazione. Le aule studio sono utilizzabili, a patto che il numero di posti a sedere venga limitato in modo tale che le sedute si trovino alla distanza di almeno un metro. Le aule devono avere finestre per consentire il frequente ricambio d'aria. Non devono mai mancare, inoltre, gel e soluzioni idroalcoliche per la disinfezione delle mani, che va fatta sempre all'entrata dell'aula. Gli ingressi e le uscite dalle aule devono seguire percorsi differenziati, quando possibile.
IL PIANO
Prosegue il progetto di screening con i test salivari per il personale dell'ateneo. Gli ultimi dati, dal 29 marzo al 2 aprile, indicano due campioni positivi su 1.797 ricevuti. Il tasso di positività è appena dell'1,13%. In calo rispetto al periodo compreso tra il 15 e il 19 marzo, quando era del 3,6%. Lo screening, messo a punto dal professor Mario Plebani, prevede la masticazione di un batuffolo di cotone per un minuto, al risveglio. All'interno degli edifici universitari sono stati identificati otto punti di raccolta dotati di scatole per la consegna dei campioni.
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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