I VERTICI
NOVENTA PADOVANA Non è stata riscontrata alcuna criticità.

Mercoledì 18 Novembre 2020
I VERTICI NOVENTA PADOVANA Non è stata riscontrata alcuna criticità.
I VERTICI
NOVENTA PADOVANA Non è stata riscontrata alcuna criticità. Il direttore della casa di riposo di Noventa, Davide Colombo, era presente durante il sopralluogo dei carabinieri di ieri mattina. Negli accertamenti che sono andati avanti per un paio d'ore il Nas ha appurato come la casa di riposo abbia predisposto adeguati protocolli e piani preventivi di gestione del contagio, garantendo con frequenza i contatti con la Ulss 6 Euganea tramite checklist compilata dal medico competente e abbia programmato in maniera meticolosa pulizie e attività di sanificazione. I militari hanno anche accertato come l'ente abbia nominato un comitato di struttura per la gestione delle emergenze composto dal direttore, il coordinatore della struttura, il coordinatore sociosanitario ed infermieristico. A fronte dell'emergenza Coronavirus è stato infine accertato che tutti i dipendenti sono stati formati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Di fronte all'esito positivo degli accertamenti il presidente Denis Cacciatori parla con orgoglio: «E' una grande soddisfazione apprendere come personale specializzato abbia apprezzato il nostro operato e la nostra organizzazione. Sono piccole grandi soddisfazioni che ci invogliano ad andare avanti in maniera ancora più attenta e propositiva. Come ripeto ormai da quasi un anno, la nostra filosofia fin dai primi giorni d'emergenza è stata quella di tutelare in maniera maniacale sia i nostri 96 ospiti che tutto il personale che ruota attorno all'ente. Abbiamo investito e ancora investiremo risorse economiche e formazione per farci trovare sempre pronti e preparati ad ogni evenienza». Ad oggi l'Ente di via Roma rimane uno dei pochi su scala regionale a non aver mai dovuto fronteggiare la positività di un ospite. Su questo punto Cacciatori ha concluso: «Il merito è del lavoro di squadra che stiamo pianificando. Ho la fortuna di dirigere un gruppo di professionisti che lavora con amore e con passione, senza trascurare neppure il più minimo dettaglio. Sarei presuntuoso se dicessi che l'allarme è terminato. Le insidie sono sempre dietro l'angolo e il Covid-19 non fa sconti a nessuno. Per questo proseguiremo per la nostra strada salvaguardando chi lavoro all'interno e tutti gli ospiti».
NELLA BASSA
La casa di risposo di Merlara, che nella prima ondata ha pagato uno dei tributi più alti al Covid-19 perdendo 34 ospiti su 73, non è tra Rsa controllate dai Nas nell'ultima settimana. Ma carabinieri del Nucleo antisofisticazione e salute avevano messo piede nella residenza Pietro e Santa Scarmignan a metà aprile, acquisendo informazioni e documenti. La Procura di Rovigo, infatti, aveva aperto un fascicolo per fare chiarezza sull'altissimo numero di contagi e di decessi. A sollevare presunte mancanze da parte della direzione erano stati i sindacati. Il loro esposto aveva dato via all'indagine, in cui non si ipotizzavano né reati né tanto meno indagati.
«Non abbiamo più ricevuto notizie in merito a quei controlli afferma la presidente Roberta Meneghetti . Ritengo comunque che le verifiche siano doverose. È giusto che Rsa, istituzioni, forze di polizia e organi della giustizia facciano ciascuno la propria parte, in pieno spirito di collaborazione visto che perseguiamo tutti lo stesso obiettivo, cioè il bene comune. Di errori purtroppo se ne possono fare, l'importante è che non ci sia il dolo». Oggi la Scarmignan è Covid free e parte dei letti svuotati dal virus sono tornati a riempirsi. «La nostra esperienza è stata tragica. Non perché abbiamo sottovalutato l'emergenza ma perché abbiamo avuto la sfortuna di essere stati i primi: il virus è entrato qui quando ancora non si sapeva come affrontarlo». Il primo tampone positivo risale all'8 marzo, lo stesso giorno in cui Vo' usciva dalle due settimane di lockdown. «Avevamo soltanto le poche indicazioni fornite dall'Ulss e dalla Regione. Adesso invece è diverso. Siamo molto più preparati e, sapendo quanti danni può fare il virus, spero che tutte le strutture rispettino i protocolli».
Cesare Arcolini
Maria Elena Pattaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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