GOLIARDIA
PADOVA Limitarsi a registrare che la Goliardia ha nominato per la prima

Domenica 14 Febbraio 2021
GOLIARDIA PADOVA Limitarsi a registrare che la Goliardia ha nominato per la prima
GOLIARDIA
PADOVA Limitarsi a registrare che la Goliardia ha nominato per la prima volta una donna come tribuno (il loro capo) è riduttivo. Il cambiamento è più profondo. Lei è Elena Euridice Baldan, studentessa del Dams, ed è stata scelta dal tribuno uscente, Daniel Godzilla Alagna dopo aver sentito il parere dei fratelli e dei principi del Bo (gli ex goliardi). Resterà in carica fino all'8 febbraio 2022.
«Non l'ho scelta perché donna spiega Alagna L'ho scelta perché era la persona giusta in questo particolare momento per guidare la Goliardia. Un'altra scelta sarebbe stata sbagliata e dannosa. Tutti sono stati contentissimi della sua nomina e ne sono orgoglioso, è la persona giusta per continuare la tradizione». Fino agli anni Cinquanta il metodo di elezione era un altro: veniva nominato tribuno colui che il primo giorno di lezione riusciva a salire sulla cattedra del docente di Anatomia alla facoltà di Medicina. E si dice che ci riuscivano quasi sempre gli allievi provenienti dal collegio Antonianum, noto per la tradizione del rugby che forgiava giovani decisamente forti e abituati alla rissa. Elena, o Euridice se vogliamo usare il nome che le è stato dato all'ingresso nella Goliardia, era già a capo di uno degli Ordini.
«Ero molto emozionata quando l'8 febbraio mi hanno nominato tribuno racconta Conoscevo già la Goliardia prima di entrarci perché mia zia è stata una goliarda ma da fuori non la capivo bene. Così come la gente ci vede per strada con i mantelli e pensa chissà cosa. Invece sono davvero felice del mio percorso, è una palestra di vita, troviamo i nostri limiti e li superiamo. Ci mettiamo in gioco e approfondiamo capacità di relazione che poi sono molto utili nella vita reale. Anche il fatto di avere una gerarchia molto precisa ci abitua a rispettare gli altri quando saremo nel mondo del lavoro. Quando c'è una discussione tra goliardi, per esempio, il tribuno ha sempre ragione!».
Ma cosa fa nel concreto la Goliardia? Per scoprirlo bisogna entrarci. All'apparenza organizzano scherzi, goliardate: celebre è il dono di un maiale vivo, Gigi il porseo, all'allora presidente del Senato Giovanni Spadolini che nel 1991 ha preso parte all'inaugurazione dell'anno accademico. E che poi se lo è portato a casa.
«La Goliardia è più di questo dice Elena Custodiamo le tradizioni, conosciamo a fondo l'università e contribuiamo a mantenerla viva». Un esempio concreto è l'allestimento di una sorta di museo della Goliardia nell'atrio su cui si affaccia il bar Mario. E quando lo storico bar del Bo stava per chiudere a causa di un cavillo burocratico alla fine del 2017, i goliardi si sono battuti come non mai per aiutare il gestore, Mario Bovis, a tenerlo aperto perché dopo tanti anni era diventato parte integrante dell'Ateneo. Irriverenza e gioco non sono mai utilizzati a caso.
Silvia Moranduzzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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