ALBIGNASEGO
Prevenire è meglio che curare. E ad Albignasego il quadro strategico delineato dall'amministrazione comunale per fornire ai più giovani proposte di animazione, occupazione ed educazione nel periodo estivo, si propone di stimolare anche la fascia d'età che negli ultimi tempi ha manifestato maggiore insofferenza al lockdown con conseguenze pesanti, talvolta sfociate nell'illegalità. Oltre all'aspetto ludico dedicato all'infanzia attraverso i centri estivi, al progetto lavorativo Ci sto... affare fatica! per introdurre gli adolescenti al rispetto dei beni della comunità, la nuova proposta riguarda i giovani tra i 15 e i 25 anni e prende il nome di Bottom Up. Si tratta di una forma di empowerment, ovvero di conquista della consapevolezza di sé e delle proprie scelte, nella quale i ragazzi diventeranno progettisti e promotori di iniziative da realizzare col sostegno degli educatori. Le attività potranno spaziare dallo sport, alla musica, alla cultura.
LE MODALITÁ
Il progetto, finanziato dal Piano delle politiche giovani regionale, è stato attivato in collaborazione con il comune di Maserà ed affidato alla cooperativa sociale La bottega dei ragazzi. A contraddistinguerlo, il fatto che sia partito avvicinando alcuni gruppi spontanei di giovani che comunemente si ritrovano nei parchi della città, ad esempio a San Tommaso o in via Milano, coinvolgendoli, illustrando loro le attività. «È un modo per renderli partecipi di attività pubbliche - ha spiegato il sindaco Filippo Giacinti - facendoli sentire parte del territorio e coinvolgendoli in attività pratiche di loro interesse nelle quali convogliare energie e tempo libero con soddisfazione. Saranno i ragazzi, infatti, a decidere cosa organizzare e a farlo direttamente, sempre sotto la guida degli educatori: campo libero, pertanto, alla fantasia e alle loro necessità». Nella passata edizione, ad esempio, hanno organizzato un torneo di basket e un concerto. La partecipazione, attraverso opportunità di svago e socializzazione positive, è, quindi, la strategia che l'amministrazione vuole utilizzare per favorire il benessere dei giovani e prevenire le situazioni di disagio dovute ad atti di bullismo. Il tutto affiancato dalle azioni del nuovo Nucleo prevenzione e anti-bullismo che raccoglierà le segnalazioni sui casi di allarme.
Iris Rocca
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Prevenire è meglio che curare. E ad Albignasego il quadro strategico delineato dall'amministrazione comunale per fornire ai più giovani proposte di animazione, occupazione ed educazione nel periodo estivo, si propone di stimolare anche la fascia d'età che negli ultimi tempi ha manifestato maggiore insofferenza al lockdown con conseguenze pesanti, talvolta sfociate nell'illegalità. Oltre all'aspetto ludico dedicato all'infanzia attraverso i centri estivi, al progetto lavorativo Ci sto... affare fatica! per introdurre gli adolescenti al rispetto dei beni della comunità, la nuova proposta riguarda i giovani tra i 15 e i 25 anni e prende il nome di Bottom Up. Si tratta di una forma di empowerment, ovvero di conquista della consapevolezza di sé e delle proprie scelte, nella quale i ragazzi diventeranno progettisti e promotori di iniziative da realizzare col sostegno degli educatori. Le attività potranno spaziare dallo sport, alla musica, alla cultura.
LE MODALITÁ
Il progetto, finanziato dal Piano delle politiche giovani regionale, è stato attivato in collaborazione con il comune di Maserà ed affidato alla cooperativa sociale La bottega dei ragazzi. A contraddistinguerlo, il fatto che sia partito avvicinando alcuni gruppi spontanei di giovani che comunemente si ritrovano nei parchi della città, ad esempio a San Tommaso o in via Milano, coinvolgendoli, illustrando loro le attività. «È un modo per renderli partecipi di attività pubbliche - ha spiegato il sindaco Filippo Giacinti - facendoli sentire parte del territorio e coinvolgendoli in attività pratiche di loro interesse nelle quali convogliare energie e tempo libero con soddisfazione. Saranno i ragazzi, infatti, a decidere cosa organizzare e a farlo direttamente, sempre sotto la guida degli educatori: campo libero, pertanto, alla fantasia e alle loro necessità». Nella passata edizione, ad esempio, hanno organizzato un torneo di basket e un concerto. La partecipazione, attraverso opportunità di svago e socializzazione positive, è, quindi, la strategia che l'amministrazione vuole utilizzare per favorire il benessere dei giovani e prevenire le situazioni di disagio dovute ad atti di bullismo. Il tutto affiancato dalle azioni del nuovo Nucleo prevenzione e anti-bullismo che raccoglierà le segnalazioni sui casi di allarme.
Iris Rocca
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