Federalberghi: «Ora un protocollo a tutela delle strutture»

Venerdì 16 Luglio 2021
Federalberghi: «Ora un protocollo a tutela delle strutture»
LA PROPOSTA
ABANO TERME «Le aziende da noi rappresentate, temendo che si possa giungere impreparati a nuove restrizioni, chiedono di valutare l'approvazione, come fatto per altre attività, di protocolli a prova di contagio che consentano, in caso di una nuova impennata del virus, di continuare a lavorare in sicurezza sia per i dipendenti che per gli ospiti» È questa la netta richiesta che il presidente di Federalberghi Terme, Emanuele Boaretto, ha inviato con lettera al presidente del consiglio Mario Draghi, ai ministri del turismo e della salute e al presidente della Conferenza Stato-Regioni.
La variante Delta e i contagi in aumento generano nuove paure nel comparto turistico. Per il settore termale euganeo il calo di fatturato dal 2019 al 2020 è stato del 70%. Storicamente è la peggior crisi che sia mai registrate in alberghi che rimasero aperti anche durante le due guerre mondiali. «I dati riguardanti la pandemia hanno stabilito con certezza che il settore economico più colpito è stato quello del turismo spiega Emanuele Boaretto. La crisi che ha investito le aziende del settore è stata causata dalle restrizioni alla libera circolazione delle persone, dal timore che si è diffuso tra i viaggiatori sulla sicurezza sanitaria, ma anche dalle incertezze causate dai continui cambiamenti legati all'adozione delle misure restrittive».
Le attività alberghiere e i servizi accessori a esse collegate hanno bisogno di programmazione, di pianificazione e continuità e la mancanza di questi elementi ha creato danni incalcolabili. «Le aziende sono preparate alla ripartenza, ma hanno il timore che possano verificarsi situazioni analoghe a quelle dell'inizio dell'anno che possano costringere a nuovi fermi obbligati. Le strutture alberghiere che caratterizzano la loro attività attraverso l'offerta di servizi termali e di benessere sono state particolarmente penalizzate, avendo avuto l'interdizione di servizi fondamentali come saune, piscine e trattamenti di benessere».
Dopo il primo lockdown, a seguito di linee guida emanate dalla Conferenza delle Regioni di concerto con il Comitato tecnico scientifico, sono state riaperte le attività legate alla persona, previo il rispetto di rigide regole «Durante la riapertura rimarca il presidente di Federalberghi Terme i protocolli adottati hanno consentito di evitare qualsiasi contagio tra coloro che hanno scelto l'utilizzo dei servizi dei centri benessere o termali interni alle strutture alberghiere. Il lockdown del 2021 è stato, inspiegabilmente, più restrittivo e, nonostante i tentativi di interlocuzione con le autorità preposte per poter restare aperti, anche se con l'adozione di regole più rigide o con l'effettuazione di tamponi antigenici, le strutture alberghiere annesse agli stabilimenti termali sono state costrette alla chiusura forzata per diversi mesi».
C'è fiducia che la richiesta di un protocollo a prova di nuove recrudescenze della pandemia possa essere accolta. «Siano in sintonia con quanto dichiarato dai diversi livelli istituzionali conclude Emanuele Boaretto, restiamo in attesa di un riscontro. Offriamo, sin da subito, la disponibilità per un confronto sul tema che possa servire a risolvere la questa problematica».
Alessandro Mantovani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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