Donna muore in ospedale, aperta un'inchiesta

Martedì 25 Giugno 2019
PROCURA
PADOVA (g.a.) È morta improvvisamente dieci giorni fa all'ospedale, dove era stata ricoverata per un trattamento chirurgico ritenuto necessario per porre rimedio ad alcune ustioni: ieri la procura ha disposto l'autopsia sul corpo di una donna di San Stino di Livenza (Ve), Gianfranca Dalla Pria, 67 anni.
Il sostituto procuratore Marco Brusegan ha affidato l'incarico ieri pomeriggio al dottor Antonello Cirnelli, mentre il marito della vittima, assistito dall'avvocatessa Eleonora Danieletto, ha nominato quale consulente di parte il dottor Nicola Mabuolo. Per il momento non vi sono indagati: il magistrato vuole prima avere un quadro delle situazione, in quanto prima di essere ricoverata a Padova, la donna era stata in cura a San Donà e a Mestre.
A sporgere querela, due giorni dopo la morte della donna, è stato il marito, Aldo Baseotto, il quale ha chiesto alla Procura di disporre una consulenza medico legale, con sequestro delle cartelle cliniche della moglie.
I primi problemi di salute della sessantasettenne si sarebbero manifestati dallo scorso mese di febbraio quando, a causa di difficoltà respiratorie, la donna fu ricoverata all'ospedale di San Donà, dove fu riscontrato un quadro di sospetta ipertensione polmonare, con prescrizione di esame specialistico di cateterismo cardiaco da fare a Padova. Il 7 aprile, in attesa dell'appuntamento per l'esame, la signora resta vittima di un incidente domestico a seguito del quale riporta alcune ustioni che, all'ospedale di Mestre, vengono qualificate di secondo grado, senza necessità di interventi urgenti, e quindi viene ricoverata nella casa di cura Rizzola di San Donà. Nel frattempo si libera un posto per l'esame cardiaco e, il 26 aprile, la donna viene trasferita al centro Gallucci dove però preferiscono rinviare di una settimana. Nel frattempo i medici la sottopongono ad una visita delle ustioni, ritenute più gravi (di terzo grado) e decidono di sottoporre la paziente ad un raschiamento chirurgico, con successivo intervento di chirurgia plastica.
La signora Dalla Pria entra in sala chirurgica a fine maggio, ma l'intervento viene sospeso per le condizioni ritenute non adeguate. La situazione precipita al partire dal 6 giugno, con ricovero in terapia intensiva, fino ai tre arresti cardiaci del successivo 12 giugno, l'ultimo dei quali risulta fatale. Ora spetta all'inchiesta il compito di spiegare cosa è accaduto.
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