CAMPODARSEGO
L'ultima parola dovrà dirla il medico legale Guido Viel cui è stato affidato l'incarico per l'esame autoptico ma sembra ormai assodato che a provocare la morte di Donatella Campagnaro, la 53enne bidella della scuola elementare di Fiumicello, sia stata un'emorragia interna, risalente alla sera precedente il ritrovamento del cadavere. Al momento della disgrazia la donna indossava i pantaloni del pigiama, un cardigan e un paio di gambaletti. Sul tavolo della cucina c'era una tazza con dell'acqua. Con tutta probabilità l'operatrice scolastica avrebbe bevuto una tisana prima di coricarsi. I primi sintomi del male potrebbero essersi manifestati mentre la donna si trovava nella lavanderia attigua alla cucina. È da quel locale che provengono le prime tracce di sangue. Donatella Campagnaro avrebbe cercato di ripulirle forse senza rendersi conto di quello che le stava accadendo. Non ha sicuramente fatto in tempo a chiamare i soccorsi.
LA RICOSTRUZIONE
Il corpo è stato trovato riverso sul pavimento, in mezzo a tre pozze di sangue. Accanto c'era anche la spugna utilizzata nel disperato tentativo di ripulire le prime chiazze. I carabinieri del Nucleo investigativo e il pubblico ministero Daniela Randolo, che ha partecipato a tutti gli accertamenti, hanno inizialmente cercato di capire se poteva trattarsi di un tentativo di rapina finito nel peggiore dei modi. L'elegante villetta di via Caltana era però in perfetto ordine. Nulla risultava fuori posto. Il portafogli della donna, con 150 euro, è stato trovato nella borsa. E nessuno aveva messo le mani nemmeno sui gioielli di sua proprietà. Porte e finestre non presentavano segni di effrazione. I militari avevano trovato socchiusa soltanto la finestra dalla quale si erano introdotti in casa. Ma è il locale in cui Donatella conservava le piante. Difficile ipotizzare che uno sconosciuto potesse essere entrato proprio da lì. Con il passare delle ore la pista del delitto ha via via perso consistenza. Restavano però da chiarire le cause della morte dell'operatrice scolastica. Ed è stato l'accurato esame del cadavere compiuto dai due medici legali a fornire le risposte mancanti. Non sono state rinvenute ferite di tipo traumatico. Si è potuto quindi escludere che la donna potesse essere stata vittima di una caduta. Donatella sarebbe stata stroncata da un'emorragia interna, che l'ha fatta morire praticamente dissanguata. A provocare il decesso sarebbe stato un aneurisma o forse un infarto intestinale, che le avrebbe fatto vomitare sostanze ematiche. Eppure la bidella non soffriva di particolari patologie come ha confermato il medico di base che l'assisteva. Domenica scorsa aveva però confidato alla sorella Nicoletta di essere preoccupata per l'insorgere di un'infezione alla gola.
Luca Ingegneri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'ultima parola dovrà dirla il medico legale Guido Viel cui è stato affidato l'incarico per l'esame autoptico ma sembra ormai assodato che a provocare la morte di Donatella Campagnaro, la 53enne bidella della scuola elementare di Fiumicello, sia stata un'emorragia interna, risalente alla sera precedente il ritrovamento del cadavere. Al momento della disgrazia la donna indossava i pantaloni del pigiama, un cardigan e un paio di gambaletti. Sul tavolo della cucina c'era una tazza con dell'acqua. Con tutta probabilità l'operatrice scolastica avrebbe bevuto una tisana prima di coricarsi. I primi sintomi del male potrebbero essersi manifestati mentre la donna si trovava nella lavanderia attigua alla cucina. È da quel locale che provengono le prime tracce di sangue. Donatella Campagnaro avrebbe cercato di ripulirle forse senza rendersi conto di quello che le stava accadendo. Non ha sicuramente fatto in tempo a chiamare i soccorsi.
LA RICOSTRUZIONE
Il corpo è stato trovato riverso sul pavimento, in mezzo a tre pozze di sangue. Accanto c'era anche la spugna utilizzata nel disperato tentativo di ripulire le prime chiazze. I carabinieri del Nucleo investigativo e il pubblico ministero Daniela Randolo, che ha partecipato a tutti gli accertamenti, hanno inizialmente cercato di capire se poteva trattarsi di un tentativo di rapina finito nel peggiore dei modi. L'elegante villetta di via Caltana era però in perfetto ordine. Nulla risultava fuori posto. Il portafogli della donna, con 150 euro, è stato trovato nella borsa. E nessuno aveva messo le mani nemmeno sui gioielli di sua proprietà. Porte e finestre non presentavano segni di effrazione. I militari avevano trovato socchiusa soltanto la finestra dalla quale si erano introdotti in casa. Ma è il locale in cui Donatella conservava le piante. Difficile ipotizzare che uno sconosciuto potesse essere entrato proprio da lì. Con il passare delle ore la pista del delitto ha via via perso consistenza. Restavano però da chiarire le cause della morte dell'operatrice scolastica. Ed è stato l'accurato esame del cadavere compiuto dai due medici legali a fornire le risposte mancanti. Non sono state rinvenute ferite di tipo traumatico. Si è potuto quindi escludere che la donna potesse essere stata vittima di una caduta. Donatella sarebbe stata stroncata da un'emorragia interna, che l'ha fatta morire praticamente dissanguata. A provocare il decesso sarebbe stato un aneurisma o forse un infarto intestinale, che le avrebbe fatto vomitare sostanze ematiche. Eppure la bidella non soffriva di particolari patologie come ha confermato il medico di base che l'assisteva. Domenica scorsa aveva però confidato alla sorella Nicoletta di essere preoccupata per l'insorgere di un'infezione alla gola.
Luca Ingegneri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
