L'INCUBO
CONSELVE Faccia a faccia con il rapinatore, che voleva svaligiarle l'appartamento

Giovedì 9 Agosto 2018
L'INCUBO
CONSELVE Faccia a faccia con il rapinatore, che voleva svaligiarle l'appartamento e che non ha esitato ad usare la torcia a mo' di manganello, colpendo in fronte la padrona di casa. Sono stati attimi di puro terrore quelli vissuti martedì notte da un'anziana di 76 anni di Conselve: la rapina subita, oltre a provocarle un forte choc e un trauma facciale con 20 giorni di prognosi, l'ha gettata in un profondo sconforto perché il malvivente le strappato dal collo il gioiello più prezioso che aveva: una collana d'oro della figlia Giusy, che la ragazza aveva regalato alla madre prima di morire di tumore a soli 33 anni.
«È come se il ladro avesse rubato una parte di me afferma Giancarla Andolfo, ora ricoverata all'ospedale di Schiavonia Spero che i carabinieri ritrovino la collana, ci tengo tanto». L'incubo è iniziato poco dopo le 2 di notte, quando si è svegliata di soprassalto sentendo dei colpi alla porta. Preoccupata, è scesa dal letto e si è diretta verso l'ingresso. Lì si è trovata di fronte un uomo con il viso coperto dal passamontagna. L'intruso indossava abiti e guanti scuri, in una mano stringeva la spranga usata per scardinare l'uscio, nell'altra una torcia elettrica. La 76enne è rimasta impietrita per qualche istante, poi ha tentato di fermare il ladro, urlando e bloccandogli la strada. Colto di sorpresa, l'uomo ha reagito usando la torcia come un manganello, calandola con violenza sulla fronte dell'anziana, che è caduta a terra. A quel punto il furto si è trasformato in rapina. L'intruso infatti ha strappato alla 76enne la catenina d'oro che portava al collo, per poi dileguarsi. «Quando mi sono ripresa racconta l'anziana ho telefonato ai carabinieri e alle mie due sorelle». La pattuglia è arrivata subito, come l'ambulanza. Nonostante le condizioni della donna non fossero gravi i medici hanno preferito tenerla un paio di giorni sotto osservazione. Ma non ha nessuna fretta di tornare a casa. «Per un po' starò a Monselice, da una delle mie sorelle - dice - Nel frattempo penserò a rendere la mia casa più sicura. Abito a Conselve da 40 anni e da sola da 4, da quando è morto mio marito. Non mi era mai successa una cosa del genere».
Maria Elena Pattaro
Eugenio Garzotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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