Donazioni e trapianti, 2017 da record «Ma più informazione sul consenso»

Sabato 14 Aprile 2018
Donazioni e trapianti, 2017 da record «Ma più informazione sul consenso»
IL BILANCIO
VENEZIA Per le donazioni e i trapianti il 2017 è stato un anno da record, ma sulla dichiarazione di volontà dei cittadini occorre promuovere una maggiore informazione. Regione e Aido tirano le somme di un anno in crescita sul fronte della sensibilizzazione in materia di organi, tessuti e cellule. Ora il Veneto è terzo in Italia per donatori, sia in termini assoluti (196, contro i 146 del 2016) che in rapporto alla popolazione (39,9 ogni milione di abitanti, a fronte di una media nazionale di 28,3).
I NUMERI
L'aumento delle donazioni del 34,2%, contro un dato italiano del 10,5%, si rispecchia nell'incremento dei trapianti, saliti da 590 a 646 trapianti nel 2017 rispetto ai 590 (+9,5%). Di questi 563 trapianti sono avvenuti da donatori deceduti e 83 da viventi. Tra i quattro centri veneti, Padova è capofila con 369 interventi (di cui 116 di rene, 18 di rene in età pediatrica, 55 di rene da vivente, 109 di fegato, 40 di cuore, 23 di polmone e 8 di pancreas). Seguono Verona con 206 trapianti (dei quali 114 di rene, 14 di rene da vivente, 61 di fegato e 17 di cuore), quindi i centri di trapianto del rene di Treviso (39)  e Vicenza (32). Numeri che spiegano la contrazione delle liste di attesa pari al 4,3%: i pazienti che aspettano di essere operati sono scesi da 1.353 a 1.295. «È un messaggio di civiltà e di etica ha commentato Luca Coletto, assessore regionale alla Sanità che difficilmente si sarebbe potuto diffondere senza il volano dell'Aido».
LA SCELTA
L'associazione festeggia i 45 anni di attività con 216.647, a cui corrispondono altrettante manifestazioni di consenso alla donazione, una delle possibili forme insieme alle comunicazioni all'Ulss, al testamento scritto e alla dichiarazione in occasione del rilascio della carta d'identità. Quest'ultima opportunità è stata attivata da 202 Comuni, per un totale di 83.415 residenti e una quota di opposizioni del 16,9%. «Oggi come oggi ha sottolineato la veneziana Flavia Petrin, presidente nazionale l'80% non si esprime perché non è informato abbastanza: è per questo che il nostro ruolo diventa ancor più importante, anche nella formazione continua degli operatori negli uffici anagrafe». Rispetto alle 17.000 affermazioni raccolte dalle aziende sanitarie, comunque, il canale municipale ha registrato 69.301 consensi in meno di un triennio, su un totale di 300.062 dichiarazioni complessive. «Il sì o il no sono sempre revocabili ha puntualizzato la presidente regionale Bertilla Troietto per cui diventa cruciale il lavoro di sensibilizzazione. Nessuno ama parlare del fine vita, ma un piccolo gesto può salvare la vita di molte persone».
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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