Veneto Strade, la Regione contraria all'ipotesi Anas: «Va gestita con Belluno»

Martedì 8 Agosto 2017
BELLUNO - (dt) Strade autonome in Regione autonoma. Da Venezia non vogliono sentir parlare di gestione della viabilità da parte dell'Anas. Tantomeno di un ri-trasloco all'azienda nazionale di parte dell'asfalto veneto. E la Provincia di Belluno? Sta ragionando. Del resto, è ancora in ballo la proposta di ristatalizzare alcuni tratti di strade ex Anas, che potrebbe garantire risparmi (così azzarda lo Stato) sulle casse provinciali, già ridotte all'osso. In ogni caso, la decisione finale va presa alla luce di un «pacchetto unico della viabilità: Regione e Provincia insieme». Lo dice l'assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti, Elisa De Berti. La questione sarà al centro dell'assemblea dei soci di Veneto Strade, in calendario per il 14 settembre prossimo. Ma di certo non si esaurirà nelle stanze veneziane dell'azienda regionale, visto che riguarda da vicinissimo Palazzo Piloni e la gestione dell'asfalto della provincia dolomitica. L'assemblea del 14 mostrerà ai soci (Regione e Province venete) l'esito dell'indagine fatta fare nei mesi scorsi relativamente al valore delle quote e al costo chilometrico della manutenzione stradale. Le cifre confermano i valori già indicati in passato. «Chiederò alle Province di uscire dalla società» dice l'assessore De Berti. L'operazione è indispensabile per dare un nuovo assetto a Veneto Strade. Ma non inciderà in alcun modo su Belluno. Del resto, le altre Province del Veneto hanno talmente pochi chilometri di strade provinciali che non ha senso rimanere nella società. Discorso diverso per il Bellunese, che ha una rete stradale quasi completamente provinciale e regionale. «La convenzione tra Veneto Strade e Belluno va tenuta in piedi - conferma De Berti -. Stiamo ragionando su una composizione diversa della società, con la Regione e la compartecipazione di Anas. Noi vogliamo che il contenitore della gestione dell'asfalto e della viabilità resti Veneto Strade. Chi deve metterci i soldi (Anas, ndr) non è determinante». E la domanda diventa scontata: perché se lo Stato non dà i soldi a Belluno per pagare Veneto Strade, li darebbe invece ad Anas per gestire le stesse strade, dopo la riclassificazione? «Non lo so - conclude De Berti -. La Provincia di Belluno però dovrebbe alzare di più la voce con lo Stato».

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