PIEVE - (DC) Andare in montagna impreparati e senza assicurazione può costar caro: il titolo dell'incontro di ieri in Magnifica già diceva tutto: la montagna non è uno scherzo e va sempre affrontata con attenzione, che si tratti di una scalata o un'escursione. Basti pensare che da inizio 2016 sono stati ben 44 gli interventi del tutto evitabili per cui è dovuto alzarsi in volo l'elicottero del Suem. «Quasi uno a settimana - ha spiegato il cardiologo Mauro Fantinel - un dato che dimostra come chi decide di andare in montagna spesso sottovaluta i pericoli che si possono incontrare». Certo, c'è pericolo e pericolo, ma la negligenza non è più ammessa. E infatti l'Usl 1, come ha spiegato il direttore Adriano Rasi Caldogno, quest'anno ha già presentato un conto di 600mila euro a privati che hanno abusato del prezioso servizio di soccorso. Una cifra importante, che fa capire non solo i costi elevati che richiedono gli interventi, ma anche quante chiamate di allarme (spesso inopportune) giungono al centralino. E allora come fare per prevenire i guai in alta quota? Semplice, basta assicurarsi. Chi è iscritto al Cai, ad esempio, con 40 euro può affrontare le vette con qualche patema in meno e qualche garanzia in più. Ad illustrare le caratteristiche delle polizze hanno pensato il presidente di Dolomiti Emergency, Laura Menegus e Alberto Carboni del Cai. Lio De Nes, invece, ha spiegato come e quanto sono assicurati i clienti delle guide alpine, che in quel caso possono stare tranquilli, perchè coperti totalmente.
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