Sintesi sul futuro tra i monti

Venerdì 6 Dicembre 2019
Sintesi sul futuro tra i monti
L'APPELLO
BELLUNO La 4 giorni della montagna prealpina è arrivata alla chiusura. Domani alle 14.30 al Centro Le Torri del Nevegal la sintesi conclusiva per tirare le somme e capire quale strada prendere. Si parlerà ancora una volta di spopolamento, di turismo, agricoltura e di cultura e lo si farà davanti alla gente che abita il comprensorio Quantin-Nevegal-Ronce-Valmorel e con la politica seduta in sala. Tra gli invitati alla giornata, infatti, ci sono il ministro Federico D'Inca, il parlamentare Roger De Menech, il membro dell'assemblea nazionale del Pd Enrico Borghi che già in passato si era interessato delle questioni e delle istanze degli abitanti della zona Piandelmonte-Ronce-Tassei, e perfino il governatore del Veneto Luca Zaia. «A questo proposito spiega il presidente dell'Aps Belluno Alpina, Gimmy Dal Farra voglio specificare che non stiamo a chiedere soldi, ma la sua presenza farebbe piacere perché ci porterebbe una ventata di ottimismo». Quello di sabato sarà il bilancio finale, l'occasione per tirare le fila e capire, una volta per tutte, da che parte andare. «Dopo mesi di interventi sui giornali e di incontri sul territorio siamo qui a proporre una sintesi spiega Gimmy Dal Farra , vogliamo capire chi ha la disponibilità e il tempo per supportare le sorti di un intero comprensorio, di prendersi a cuore la questione e di portarla avanti. Per rilanciare l'area occorre procedere uniti e sentendoci un comprensorio, appunto. Alla base di tutto c'è l'obiettivo di tentare di fermare le persone che abitano in queste località, vogliamo tenerle ad abitare qui e possibilmente attirare altri abitanti».
L'INCONTRO
Dopo la chiacchierata iniziale del 23 novembre alle ex scuole di Piandelmonte sullo spopolamento e dopo quella del 24 a Valmorel sul futuro dell'agricoltura in zona montana, sabato si parlerà sopratutto di turismo. Il titolo dell'incontro è, appunto, Turismo Le seconde case. Il confronto affronterà i temi dell'info point, affinché possa essere aperto almeno 200 giorni all'anno come indispensabile regia e nucleo dell'offerta turistica, del restyling del piazzale e del potenziamento dell'offerta alberghiera e dell'ospitalità in generale anche attraverso la definizione di nuove destinazioni d'uso per gli edifici esistenti e per le residue aree edificabili fino all'elaborazione di un progetto di rigenerazione comprensoriale degli impianti di risalita, di innevamento e di potenziamento dell'offerta di ristorazione.
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci