Pena definitiva: a casa Guglielmo c'è solo la madre senza un soldo

Domenica 12 Maggio 2019
Pena definitiva: a casa Guglielmo c'è solo la madre senza un soldo
IL CASO
BELLUNO «Sono sola e senza un soldo, mio figlio è partito per motivi di studio». È praticamente barricata in casa la mamma 89enne di Maurizio Guglielmo e racconta così ai suoi vicini i giorni difficili che sta vivendo senza il suo caro figlio. Non apre a nessuno. Alcune settimane fa erano passati anche i carabinieri. Cercavano Guglielmo, che risiede con lei e che è stato condannato in via definitiva a 5 anni e 4 mesi di reclusione per circonvenzione del povero-ricco Guido Ricci. Ma il dottor Guglielmo, 61enne nato a Feltre e residente in città, in via De Stefani, 6, è sparito. Qualche giorno prima dell'udienza a Roma, che si è tenuta in Cassazione il 28 marzo scorso i vicini hanno notato strani movimenti. Lui che arrivava con un carrello pieno di spesa. Le biciclette spostate. La stampante portata di sotto. Le valigie. Poi più nulla. In casa si sente solo il rumore del bastone dell'anziana madre. La voce di Maurizio, che praticamente ha vissuto fin da bambino in quell'edificio e che per anni si udiva anche di notte, non si sente più.
LATITANTE
È del 14 aprile scorso il decreto di latitanza nei confronti di Guglielmo. Sapeva che prima o poi sarebbero venuti a prenderlo. E lui, probabilmente, ha giocato d'anticipo, come ha sempre fatto nel corso del processo iniziato nell'ottobre del 2014 a Belluno, in cui ha rinviato la sentenza per anni, con certificati medici e malori. Alla fine però, dopo 5 anni, è terminato a Roma, in terzo grado, con la sentenza definitiva il 28 marzo scorso. In tre gradi di giudizio è stata confermata la condanna di 5 anni e 4 mesi e il risarcimento dei danni patiti ai legittimi eredi di Guido Ricci per 100mila euro totali. I fatti contestati risalivano a fine 2011, quando Guglielmo finì in manette: lui puntava alla prescrizione, con un gioco di rinvii, ma non ha vinto.
NULLATENENTE
«Guglielmo saprà dove ha messo i soldi dell'eredità Zuppani». Dicono in molti. Sì perché il medico, che prima dell'arresto era in servizio al pronto soccorso di Feltre, con le banche ci sapeva fare. Lo ha dimostrato nella circonvenzione messa in atto ai danni di Guido Ricci (il bellunese eccentrico morto a 77 anni nel settembre 2013). Conti cifrati, soldi in Svizzera. I suggerimenti dati all'anziano per far fruttare il suo patrimonio milionario erano questi. Guglielmo in Italia non ha nulla: le parti civili (con l'avvocato Cristiano Alessandri i discendenti del veneziano Foscolo Daulo e con l'avvocato Annamaria Coletti dello studio Livio Viel, Antonio Fanna di Villorba) hanno cercato di recuperare i 100mila euro dei danni. Al momento non hanno ottenuto un euro. L'unica possibilità è il trattamento di fine rapporto che il medico deve ancora avere dalla Usl. Si tratta di 70mila euro, dei quali solo un quinto (14mila) sono pignorabili. In ogni caso, secondo una nuova legge il tfr verrà pagato solo tra due anni.
MEDICO
E anche sul fronte della professione non si mette bene. L'ordine dei medici di Belluno, con il presidente Umberto Rossa, ha chiesto alla Procura di avere copia della sentenza. Aveva sospeso il dottor Guglielmo, in attesa della sentenza definitiva, che ora è arrivata. «Il procedimento disciplinare a suo tempo è stato aperto - conferma il presidente Rossa -, è stato sospeso in attesa di sentenza definitiva, che abbiamo appreso solo dai giornali. Ora abbiamo chiesto la sentenza, per poter procedere. Chi decide è il consiglio che verrà riunito, ma il procedimento è ancora in corso di evoluzione». In questo caso Guglielmo, anche se non si presenterà e si renderà irreperibile non potrà evitare le conseguenze: il reato è grave e rischia la radiazione.
L'EREDITÀ
Guglielmo non ha preso un euro dell'eredità Ricci, che è stata subito sequestrata (3milioni e 200 depositati sul fondo civile di giustizia e beni per arrivare a un totale di 9milioni di euro). In corso c'è una causa civile in cui gli eredi chiedono l'annullamento dei 4 testamenti che Ricci aveva fatto a favore di Guglielmo e di dichiararlo inidoneo a succedere. Ma Guglielmo, che era recidivo, aveva avuto l'eredità della contessa bellunese Francesca Zuppani. E forse proprio con quei soldi è scappato.
Olivia Bonetti
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