«Non segnalò i maltrattamenti in famiglia» Medico di base alla sbarra per omessa denuncia

Giovedì 4 Ottobre 2018
IL PROCESSO
BELLUNO Non avrebbe denunciato i presunti maltrattamenti in famiglia subìti da una sua paziente, con la figlia disabile, dal marito orco. È con questa accusa che la dottoressa Paola Callegari, 55enne di via Fiammoi, Belluno, è alla sbarra in Tribunale a Belluno. Deve rispondere infatti di omesse denuncia di reato da parte di pubblico ufficiale. Il caso è approdato ieri mattina di fronte al giudice Domenico Riposati, con il pm Giuseppe Gulli. È stato rinviato alle prossime settimane per sentire la figlia della persona offesa.
Il medico, difesa dall'avvocato Antonio Prade, è pronta a dimostrare la sua innocenza, tanto che si era anche opposta al decreto penale di condanna e avrebbe potuto cavarsela con una multa. È così che si è arrivati in aula.
I fatti contestati risalgono all'epoca antecedente il 27 settembre 2016 quando scoppiò il caso dei maltrattamenti. La dottoressa Callegari, che è medico di base anche con ambulatorio a Longarone in frazione Igne, aveva tra i suoi pazienti la donna maltrattata. Lei le avrebbe riferito più volte alla dottoressa le violenze subite dal marito che si sarebbe scagliato anche contro la figlia disabile. Il medico si sarebbe limitata a consigliare alla donna di andarsene da quella casa, traslocando in un'altra abitazione. Non avrebbe quindi denunciato all'autorità giudiziaria o a altra autorità il reato del quale era venuta a conoscenza.
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