Nevegallika propone due progetti alla Regione

Martedì 16 Luglio 2019
IL FUTURO DEL COLLE
BELLUNO «Per il Nevegal serve un progetto? Ne abbiamo due: uno per l'inverno e uno per l'estate». Quando il Colle chiama, c'è sempre qualcuno che risponde «presente!». Stavolta è l'associazione Nevegallika, che da anni si è presa a cuore le sorti della montagna di Belluno. Con una filosofia spiccia, forse. Ma di sicuro effetto. «Bisogna partire dal basso e dalle piccole cose - dice Paolo Garaboni, cuore e mente dell'associazione -. Non possiamo pensare di costruire qualcosa di grande adesso, in questo momento in cui mancano le proposte anche minori. Ma se si costruisce qualcosa in grado di attirare gente, di attrarre il classico turista della domenica che sale sul Colle per qualche ora, si possono mettere le basi per un rilancio più strutturato». Il punto di partenza è chiaro: già oggi il Nevegal ha la sua frequentazione. Quello che serve è renderla stabile, per poi farla crescere. E Nevegallika ha già due idee. «Le presenteremo all'assessore Caner tra pochi giorni - continua Garaboni -. Crediamo che possano essere valide e ci auguriamo che la Regione ci aiuti».
INVERNO
Per la stagione invernale, Nevegallika punta sullo sci. La novità? Sci stretti. In modo da tenere e rilanciare Coca e Campo Scuola per la discesa, ma associarci anche il fondo. «Qualche anno fa abbiamo rispolverato la vecchia pista da fondo del Faverghera - sottolineano da Nevegallika -. Adesso, in collaborazione con il Gs Castionese, abbiamo avanzato una richiesta alla Fisi, per omologarla. In settimana dobbiamo fare una verifica con un tecnico della Federazione. Se arriverà l'ok a quel punto avremo un percorso ad anello di un chilometro e mezzo. Se pensiamo che a Feltre, Prà del Moro fa ottimi numeri con 700 metri di pista, perché non dovremmo crederci in Nevegal? Tra l'altro abbiamo anche un tecnico qualificato che potrebbe aprire una scuola di fondo in Faverghera, collegata con la scuola di sci alpino». L'idea potrebbe funzionare. Anche perché sul capitolo sci Nevegallika dà un altro suggerimento: «In Faverghera c'è ancora il piccolo invaso della vecchia Nis: perché non riprenderlo per fare neve artificiale?».
ESTATE
Tolti gli sci, è già tempo di estate. E Nevegallika ha le idee chiare anche per la stagione calda. «Proporremo a Caner il rilancio del territorio attraverso i sentieri - continua Garaboni -. In montagna bisogna camminare. E camminando si può intercettare il racconto del territorio: vecchie casere, vecchi muri di delimitazione, le spelonche... Tutte cose che in Nevegal ci sono, ma non vengono valorizzate. C'è tanto da raccontare; anche attraverso i prodotti locali. Crediamo si possa creare qualcosa di veramente interessante, a misura di famiglie».
Damiano Tormen
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