Moduli modificati con timbri post 1986

Venerdì 3 Luglio 2020
Va sottolineato che i casi in cui è possibile vincere contro Poste Italiane per vecchi buoni fruttiferi sono limitati a moduli particolari che sono stati emessi dopo il 1986. Nel 1986 infatti, quando l'inflazione è scesa al 4,2% (dal 12,30% del 1983), un decreto emanava la nuova serie Q di buoni fruttiferi postali e variava i rendimenti promessi in peggio. Ma Poste non ha mai stampato dei nuovi buoni. Ha continuato a utilizzare la modulistica delle serie P e O, che riportavano i vecchi rendimenti più vantaggiosi, aggiornandoli apponendoci dei timbri sul buono in cui indicavano, sul fronte, la nuova serie Q, e nel retro, i nuovi rendimenti. Oltre a questo poi i timbri erano incompleti e a volte riportavano i rendimenti solo per i primi venti anni, perciò non modificando quelli dal 21° al 30°. È proprio il caso di Mastelotto: il buono è del 1982 serie O e viene fatto firmare nel 1989, con timbro della serie P e poi QP. Un buono che prevede dal ventesimo al trentesimo anno 900 euro circa di interessi ogni due mesi. Insomma un disastro di Poste, ma la persona vede le condizioni riportate sul retro e le accetta. E i buoni sono pagabili a vista.
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