LA RICONOSCENZA
BELLUNO Da ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è socio onorario del Corpo del Soccorso alpino e speleologico. La consegna della pergamena e dell'opera appositamente realizzata sul legno degli schianti di Vaia a Belluno è avvenuta ieri a Roma. Una cerimonia in cui il presidente nazionale del Cnsas, Maurizio Dellantonio, ha presentato a Mattarella più di cinquanta operatori del Soccorso Alpino e Speleologico, arrivati al Quirinale da tutt'Italia per omaggiare Mattarella. Presenti anche il consigliere nazionale Cnsas Fabio Bristot Rufus, che per la seconda volta ha incontrato il presidente. Proprio da lui è nata l'idea dell'opera sul legno di Vaia, condivisa con il presidente regionale del Cnas Rodolfo Selenati. Il presidente ha accolto con gioia l'omaggio, ringraziando i presenti.
L'OPERA
Sono due i pezzi di legno bellunesi consegnati a Mattarella. Due realizzazioni dell'azienda Krea di via Veneggia a Belluno, con il falegname Dino Nenci di Ponte nelle Alpi. «L'artigiano ha lavorato il legno schiantato - spiegano da Krea -, che poi è stato sistemato e noi tramite tecnica particolare con cui abbiamo trasferito il colore delle scritte».
LA STORIA
L'incontro fra Presidenza della Repubblica e Cnsas è nato anche nel segno dell'anniversario dei 65 anni dalla formazione, formalmente avvenuta il 12 dicembre 1954 per volontà del Consiglio Centrale del Club Alpino Italiano, dando avvio a un'organizzazione strutturata a livello nazionale che metteva a sistema quelle forme di aiuto e solidarietà che da sempre erano presenti nelle comunità di montagna. «Sessantacinque anni dopo - si spiega nella nota diffusa ieri -, grazie all'impegno, alla passione e alla dedizione dei componenti del Soccorso Alpino e Speleologico, la pioneristica organizzazione di un tempo è via via cresciuto nella propria istituzionalizzazione, divenendo il punto di riferimento a livello nazionale per il soccorso in montagna, in ambiente ipogeo e, in genere, per il soccorso in ambiente ostile e impervio».
IL DISCORSO
«Il Soccorso Alpino - ha detto ieri il presidente Mattarella - è l'immagine di un'Italia positiva, altruista, pronta ad aiutare il prossimo. Incarna appieno i valori del volontariato e della solidarietà, rappresentando ai livelli più alti in nostro Paese. Voglio ringraziare personalmente tutti gli uomini e le donne del Soccorso Alpino e Speleologico, le loro famiglie e rivolgo anche un pensiero ai caduti in servizio, mentre si adoperavano per aiutare il prossimo in difficoltà».
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Da ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è socio onorario del Corpo del Soccorso alpino e speleologico. La consegna della pergamena e dell'opera appositamente realizzata sul legno degli schianti di Vaia a Belluno è avvenuta ieri a Roma. Una cerimonia in cui il presidente nazionale del Cnsas, Maurizio Dellantonio, ha presentato a Mattarella più di cinquanta operatori del Soccorso Alpino e Speleologico, arrivati al Quirinale da tutt'Italia per omaggiare Mattarella. Presenti anche il consigliere nazionale Cnsas Fabio Bristot Rufus, che per la seconda volta ha incontrato il presidente. Proprio da lui è nata l'idea dell'opera sul legno di Vaia, condivisa con il presidente regionale del Cnas Rodolfo Selenati. Il presidente ha accolto con gioia l'omaggio, ringraziando i presenti.
L'OPERA
Sono due i pezzi di legno bellunesi consegnati a Mattarella. Due realizzazioni dell'azienda Krea di via Veneggia a Belluno, con il falegname Dino Nenci di Ponte nelle Alpi. «L'artigiano ha lavorato il legno schiantato - spiegano da Krea -, che poi è stato sistemato e noi tramite tecnica particolare con cui abbiamo trasferito il colore delle scritte».
LA STORIA
L'incontro fra Presidenza della Repubblica e Cnsas è nato anche nel segno dell'anniversario dei 65 anni dalla formazione, formalmente avvenuta il 12 dicembre 1954 per volontà del Consiglio Centrale del Club Alpino Italiano, dando avvio a un'organizzazione strutturata a livello nazionale che metteva a sistema quelle forme di aiuto e solidarietà che da sempre erano presenti nelle comunità di montagna. «Sessantacinque anni dopo - si spiega nella nota diffusa ieri -, grazie all'impegno, alla passione e alla dedizione dei componenti del Soccorso Alpino e Speleologico, la pioneristica organizzazione di un tempo è via via cresciuto nella propria istituzionalizzazione, divenendo il punto di riferimento a livello nazionale per il soccorso in montagna, in ambiente ipogeo e, in genere, per il soccorso in ambiente ostile e impervio».
IL DISCORSO
«Il Soccorso Alpino - ha detto ieri il presidente Mattarella - è l'immagine di un'Italia positiva, altruista, pronta ad aiutare il prossimo. Incarna appieno i valori del volontariato e della solidarietà, rappresentando ai livelli più alti in nostro Paese. Voglio ringraziare personalmente tutti gli uomini e le donne del Soccorso Alpino e Speleologico, le loro famiglie e rivolgo anche un pensiero ai caduti in servizio, mentre si adoperavano per aiutare il prossimo in difficoltà».
