IL NODO
BELLUNO Martedì l'onorevole Federico D'Incà, del Movimento Cinque stelle, parteciperà al tavolo di lavoro dell'Ideal Standard, fissato al Ministero dello Sviluppo economico. Si tratta di una riunione plenaria, con sindacati e la direzione della ex Ceramica Dolomite «alla quale sarò presente per verificare quale sia la situazione e quale è la prospettiva. Ciò che si vuole affrontare spiega D'Incà è la sfida futura: i livelli di produzione e la verifica dell'attuale occupazione». Nell'azienda di Cavassico inferiore c'è una situazione di cambiamento e i sindacati avrebbero chiesto di fare una verifica sui livelli industriali di produzione e sull'occupazione futura. Da parte sua, l'onorevole grillino, mira a capire come stanno le cose «presso l'unico stabilimento di ceramica rimasto in Italia, un impianto di produzione che ha marchi storici, che va salvaguardato sia in termini di maestranze ha sottolineato D'Incà sia in termini di azienda. Azienda che rappresenta un perno degli ultimi sessant'anni, in questo territorio» e che impiega nel Bellunese circa 420 dipendenti. L'onorevole pentastellato sta seguendo l'andamento dell'Ideal Standard da tempi non sospetti. C'è un suo intervento del giugno 2015 in cui promette: «L'accordo sul tavolo di crisi dell'Ideal Standard è un accordo importante per il territorio bellunese. Sulle prospettive per l'accordo noi del M5S vigileremo e saremo assolutamente propositivi anche al Ministero dell'Industria e dello Sviluppo Economico a Roma, quando l'accordo arriverà sul tavolo di negoziazione». Da allora molto è cambiato, ma D'Incà dimostra si mantenere le promesse. L'Ideal Standard infatti dall'aprile 2018 è, diciamo, in stato di allerta. «Venerdì (due giorni fa, ndr) abbiamo avuto un incontro di verifica con l'azienda. Volevamo alcune risposte che non sono arrivate e abbiamo allora attivato il blocco degli straordinari. Niente di eclatante sottolinea per le rsu Gianni Segat -. Martedì andremo al Mise per un incontro di verifica, per capire come sia l'andamento dell'azienda».
Federica Fant
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Martedì l'onorevole Federico D'Incà, del Movimento Cinque stelle, parteciperà al tavolo di lavoro dell'Ideal Standard, fissato al Ministero dello Sviluppo economico. Si tratta di una riunione plenaria, con sindacati e la direzione della ex Ceramica Dolomite «alla quale sarò presente per verificare quale sia la situazione e quale è la prospettiva. Ciò che si vuole affrontare spiega D'Incà è la sfida futura: i livelli di produzione e la verifica dell'attuale occupazione». Nell'azienda di Cavassico inferiore c'è una situazione di cambiamento e i sindacati avrebbero chiesto di fare una verifica sui livelli industriali di produzione e sull'occupazione futura. Da parte sua, l'onorevole grillino, mira a capire come stanno le cose «presso l'unico stabilimento di ceramica rimasto in Italia, un impianto di produzione che ha marchi storici, che va salvaguardato sia in termini di maestranze ha sottolineato D'Incà sia in termini di azienda. Azienda che rappresenta un perno degli ultimi sessant'anni, in questo territorio» e che impiega nel Bellunese circa 420 dipendenti. L'onorevole pentastellato sta seguendo l'andamento dell'Ideal Standard da tempi non sospetti. C'è un suo intervento del giugno 2015 in cui promette: «L'accordo sul tavolo di crisi dell'Ideal Standard è un accordo importante per il territorio bellunese. Sulle prospettive per l'accordo noi del M5S vigileremo e saremo assolutamente propositivi anche al Ministero dell'Industria e dello Sviluppo Economico a Roma, quando l'accordo arriverà sul tavolo di negoziazione». Da allora molto è cambiato, ma D'Incà dimostra si mantenere le promesse. L'Ideal Standard infatti dall'aprile 2018 è, diciamo, in stato di allerta. «Venerdì (due giorni fa, ndr) abbiamo avuto un incontro di verifica con l'azienda. Volevamo alcune risposte che non sono arrivate e abbiamo allora attivato il blocco degli straordinari. Niente di eclatante sottolinea per le rsu Gianni Segat -. Martedì andremo al Mise per un incontro di verifica, per capire come sia l'andamento dell'azienda».
Federica Fant
