Dolomiti rescue race, la Guardia di Finanza non fa sconti a nessuno

Domenica 6 Ottobre 2019
Dolomiti rescue race, la Guardia di Finanza non fa sconti a nessuno
PIEVE DI CADORE
La meglio gioventù è andata in scena ieri sugli impegnativi percorsi della Dolomiti Rescue Race, la gara internazionale del Soccorso alpino che per il 9. anno si è dato appuntamento a Pieve di Cadore. Erano 66 le squadre iscritte, 65 quelle partite, al traguardo ne sono arrivate 63. Su tutte si è imposta la giovane formazione del Soccorso alpino della Guardia di Finanza con Fabio Pettinà, Federico Dall'Antone, Paolo Baroldi e Davide Iacchini con 2h02'21. Al secondo posto la squadra di casa con Aldo Vascellari, Simone Da Vià, Flavio Fiori ed Alex Pivirotto con 2h06'38: per un momento i ragazzi di Pieve stavano per raggiungere i battistrada, dai quali li divideva una manciata di secondi, ma che alla fine sono diventati minuti. A loro va comunque il trofeo che la famiglia Marengon ha voluto per ricordare Alessandro il figlio caduto lo scorso anno sul Pelmo assieme all'amico Enrico Frescura. In terza posizione, con il tempo di 2h14'48, i fortissimi sloveni Tone Karnicar, Anze Senk, Klemen Dolinsek e Matej Tonejec vincitori dell'edizione 2018.
IL PRIMO FREDDO
Il sole ha illuminato il percorso, ma il freddo si è fatto sentire nonostante il dislivello che in salita è di ben 1.250 metri, in discesa di 1.440 metri per 15 chilometri di sviluppo della gara. Partiti di buon mattino da Praciadelan di Calalzo, gli atleti sono saliti ai Piani del Monte Antelao e a Forcella Piria, per proseguire in cresta, calarsi poi con le corde doppie, raggiungere la vallata, attrezzare la barella e con questa tagliare il traguardo a Pieve di Cadore dalle 10.45 in poi.
IL TIFO
A seguire tutto l'impegnativo tracciato le videocamere di molti volontari che hanno permesso al pubblico presente in piazza Tiziano, dove come da tradizione è posto il traguardo, di seguire passo passo la competizione sul maxi schermo. Un motivo in più per scendere in piazza per assistere alla manifestazione e alle performance dei partecipanti. Ma anche quest'anno il pubblico non era quello delle grandi occasioni, nonostante la bella giornata, un rammarico per il sindaco Bepi Casagrande che dopo aver ringraziato gli organizzatori ha detto «vorrei più gente a seguire questa bella iniziativa». Una festa, ma anche l'occasione per ringraziare i volontari del Soccorso alpino per quanto fanno, non ha mancato di sottolineare il loro prezioso impegno lo speaker Antonio Colli che con la consueta verve e simpatia ha intrattenuto i presenti per tutta la mattinata. Le squadre dei partecipanti sono arrivate da tutte le regioni italiane e da Polonia, Scozia, Romania, Slovenia, Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Serbia. Nel 2020 ci sarà la prima versione invernale, l'organizzerà il Piemonte.
Giuditta Bolzonello
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