COLLE SANTA LUCIA
La seggiovia Fedare, che sale a forcella Nuvolau, riaprirà

Domenica 4 Febbraio 2018
COLLE SANTA LUCIA
La seggiovia Fedare, che sale a forcella Nuvolau, riaprirà martedì, dopo sei giorni di chiusura. È l'auspicio di Marco Zardini, presidente della società Impianti Averau, che ne cura la gestione: «Il vero problema, che ha portato allo stop dell'impianto, è dato dalla complessità della pratica, per validare il nuovo sistema per il distacco delle valanghe, così da mettere in sicurezza l'area, in caso di nevicate». In quanto ai timori che sono stati espressi da più parti e alle critiche sollevate sulla chiusura della seggiovia, Zardini puntualizza: «Mi meraviglio della strumentalizzazione che è stata fatta. In realtà tutti hanno collaborato per aiutarci a risolvere l'intoppo nel più breve tempo possibile. È stato necessario affrontare una procedura complessa, che ha coinvolto ben cinque enti. Per consentirci di usare il nuovo sistema per il distacco delle valanghe e la bonifica dell'area si sono mosse Prefettura e Provincia di Belluno, il Comune di Colle Santa Lucia, l'Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto, infine il Ministero dei trasporti, tramite il suo Ufficio speciale trasporti a impianti fissi. Tutti sono stati puntuali e questo è un elemento interessante. La Prefettura ha attivato una procedura d'urgenza; l'Arpav ha acconsentito a venire in sopralluogo di sabato; il Comune di Colle si è attivato in una giornata».
La seggiovia Fedare è stata chiusa perché è incappata, fra i primi impianti della provincia, nelle nuove norme in materia di mitigazione del rischio valanghe. Terminata la sua vita tecnica, l'impianto è stato sottoposto a una radicale revisione, con la sostituzione di diverse parti meccaniche ed elettriche. Per le valanghe si è deciso di adottare un cannoncino, per sparare cariche esplosive sul manto nevoso instabile, in modo che le deflagrazioni provochino lo scarico dei pendii. Quello strumento richiede diverse autorizzazioni, a cominciare dalla Prefettura e dal Comune; poi serve la verifica di Arpav, con un sopralluogo dei tecnici per stabilire che è efficace. Infine si pronuncia l'Ustif del Ministero dei trasporti, in quanto le seggiovie sono equiparate agli altri mezzi di trasporto. «Noi siamo fra coloro che stanno aprendo la strada, per questa nuova procedura; poi toccherà a tutti gli altri, un po' alla volta», conclude Zardini.
Marco Dibona
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