Usare armi contro i ladri? Per due cittadini su tre di può fare, ma la percentuale dei favorevoli è in discesa

Mercoledì 1 Marzo 2023 di Natascia Porcellato
Usare armi contro i ladri? Per due cittadini su tre di può fare, ma la percentuale dei favorevoli è in discesa

Sarà perché ognuno, se non l'ha subito in prima persona, conosce almeno una persona a cui è capitato. O forse è perché viola uno spazio sacro, quello che più di ogni altro ci fa sentire al sicuro. Qualunque sia il motivo, quello dei furti e delle rapine in casa è uno dei fenomeni che più inquieta la popolazione. Così, forse, si può meglio inquadrare il (largo, 66%) consenso che, secondo l'ultima indagine di Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, viene tributato all'idea che "se una persona trova dei ladri in casa ha sempre il diritto di difendersi anche usando delle armi".


Tra furti (18.199) e rapine (167), secondo l'Istat nel 2021 le denunce legate alla violazione di case da parte di malviventi sono state in Veneto, Friuli Venezia Giulia e in provincia di Trento 18.366.

A inquietare maggiormente, però, è il numero di questi reati rimasti senza colpevole: 17.635, il 96%. Ed è proprio questo dato, forse, a spingere all'idea che "bisogna fare da soli", anche ricorrendo ad armi. Così appare più comprensibile il persistente sostegno a questa posizione, che ha oscillato, tra il 2018 e il 2023, tra il 71 e l'attuale 66%. Ma come si caratterizza dal punto di vista sociale questa posizione? Il primo fattore da mettere in luce è una certa trasversalità: l'idea che sia sempre legittimo difendersi in casa, anche con armi, infatti, raggiunge e supera (quasi) sempre la soglia della maggioranza assoluta. Tuttavia, alcuni tratti possono essere delineati.


Se consideriamo il fattore anagrafico, vediamo che il favore più ampio verso questa posizione è osservabile tra le persone tra i 25 e i 54 anni (71-76%), si mantiene poco sotto alla media dell'area tra i giovani (63%) e gli adulti (62%), mentre scende al 55% tra quanti hanno oltre 65 anni (55%). Il genere rivela un'adesione maggiore degli uomini (72%) più che delle donne (61%), mentre guardando all'istruzione osserviamo un'approvazione più intensa tra chi ha un livello medio (72%) rispetto a chi ha ne ha uno basso (62%) o alto (63%). Dal punto di vista socioprofessionale, poi, emerge un sostegno più consistente tra imprenditori (84%) e operai (73%), mentre intorno alla media dell'area si raccolgono impiegati (67%), casalinghe (66%) e disoccupati (69%). Meno inclini a condividere questa posizione, invece, sembrano essere liberi professionisti (53%), studenti (58%) e pensionati (59%).


Vediamo, infine, il fattore politico, e qui, comprensibilmente, le divisioni si fanno più marcate. L'adesione più ampia all'idea che una persona abbia il diritto di difendersi dai ladri in casa anche con armi proviene dagli elettori di Forza Italia (71%) e Lega (77%), anche se il valore più alto è rintracciabile tra i sostenitori di Fratelli d'Italia (80%). Un dato inferiore alla media dell'area, ma comunque al di sopra della soglia della maggioranza assoluta, è presente tra chi guarda al M5s (57%) o ad Azione-Italia Viva (58%), mentre al di sotto di entrambe queste soglie si collocano gli elettori del Partito Democratico (44%) o quanti si rivolgono ai partiti minori (46%).

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