Verona. Un'installazione a led al posto della stella sull'Arena Polemica di Natale: «Orrore»

Mercoledì 15 Novembre 2023 di Angela Pederiva
La stella crollata

VERONA -  Quaranta giorni all'alba del 25 dicembre e le città del Veneto si vestono a festa.

Dall'abete che è già stato posizionato in piazza San Marco a Venezia, alle luminarie che sono ormai state allestite in piazza San Leonardo a Treviso, tira già aria di Natale, meno che in piazza Bra a Verona dove invece infuria la polemica. Ieri l'amministrazione comunale ha annunciato che quest'anno, per la prima dopo quattro decenni, non ci sarà l'iconica stella cometa con la coda in uscita dall'Arena: dopo il crollo dello scorso 23 gennaio, per il quale è tuttora aperta l'inchiesta della Procura con 12 indagati, l'archiscultura non è ancora stata riparata, per cui sarà temporaneamente sostituita da un'installazione a led.


LE PROTESTE
Dai sampietrini attorno a Palazzo Barbieri, le proteste sono subito rimbalzate sui social: «Che orrore», «Nemmeno a Gardaland metterebbero un obbrobrio del genere», «Veramente brutta ed inutilmente dispendiosa», solo per citarne alcune. «Era tutto programmato», sostiene Verona Domani, forza di centrodestra che si oppone alla maggioranza di centrosinistra. Da giorni il suo esponente Stefano Casali, ex consigliere regionale, vaticinava questo epilogo: «E pensare che per aggiustare la storica stella c'era da tempo uno sponsor e quindi non sarebbero stati spesi soldi pubblici».


L'OBIETTIVO
Per l'acquisto della nuova struttura, che non sarà appoggiata all'anfiteatro e verrà attraversata da fasci di luce, il Comune ha impegnato 140.000 euro, con la promessa che la scultura disegnata dall'architetto Rinaldo Olivieri tornerà per le festività natalizie del 2024, nel quarantennale della sua prima esposizione. «Il nostro obiettivo conferma il sindaco Damiano Tommasi è che la stella di Natale torni al suo posto l'anno prossimo quando sarà sistemata. Abbiamo colto questa scelta obbligata come opportunità, lavorando ad una soluzione alternativa per dare alla città un ulteriore simbolo». Un manufatto destinato a diventare un'attrazione itinerante nei vari quartieri del capoluogo scaligero, quando tornerà a brillare l'originale del 1984, alto 60 metri e lungo 82 per un peso di 80 tonnellate.
Durante lo smontaggio alla fine della stagione, il basamento si era spezzato in due a causa del cedimento, che aveva danneggiato pure alcuni gradoni dell'Arena, per cui erano scattati prima il sequestro e poi le perizie. «Ci siamo resi conto che per ottenere le certificazioni di regolare esecuzione del basamento da ricostruire e di tutta la stella da ricondizionare era necessario un tempo troppo lungo che non avrebbe consentito di installare l'archiscultura prima del Natale», spiega la vicesindaca Barbara Bissoli. «Tempi troppo stretti per poi metterla in posizione, montarla e ottenere tutte le certificazioni di stabilità e sicurezza per tutelare non solo lavoratori e turisti ma il monumento stesso», aggiunge Anna Grazi, dirigente dell'Urbanistica. «Fondazione Verona per l'Arena accetta insieme agli sponsor questa situazione transitoria, tutti allineati nella speranza di riavere la stella al suo posto l'anno prossimo, questo si aspettano i cittadini», dice Cristian Modolo, rappresentante dell'ente che ne è proprietario.
Ma in piazza Facebook impazza la nostalgia per la piazza Bra di prima: «Stella digitale, al posto dei tradizionali banchetti ci saranno postazioni per ordini Amazon...».

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