Violenza sulle donne, sempre più uomini scelgono di farsi aiutare: ecco i nuovi percorsi di riabilitazione

Giovedì 5 Ottobre 2023 di Davide De Bortoli
Violenza sulle donne in aumento

SAN DONÀ (VE) - «Aumentano gli uomini che partecipano ai percorsi di recupero per la violenza sulle donne». A fare il punto della situazione è Roberto Bellio, presidente dalla fondazione Ferrioli Bo che da sette anni gestisce il "Cera", Centro educativo alle relazioni affettive per gli uomini, ossia l'altra faccia della violenza, e il centro "La Magnolia" per le donne sottoposte a violenza.

Nel 2022 erano 16 gli uomini presi in carico e quest'anno sono una ventina.

IN AUMENTO
«Un incremento di circa il 35% - spiega Bellio - Si tenga conto che ci sono tre persone in "lista d'attesa". La maggioranza sono italiani, due gli stranieri di origine africana». Dopo l'applicazione del percorso terapeutico "codice rosso" dal 2019 per chi è sottoposto a un procedimento penale c'è stato un progressivo aumento degli uomini. Per lo più è frutto della collaborazione con l'Ufficio per l'esecuzione penale esterna di Mestre, che fa capo al Tribunale, per chi deve espiare una pena alternativa alla detenzione. Ma chiedere aiuto per cambiare il comportamento violento è così difficile? «Guarire "dalla violenza" è possibile per tornare a rivestire un ruolo come uomo e genitore - spiega Bellio - Al Cera non si viene giudicati, ma c'è un aiuto per vivere le emozioni in modo diverso, elaborare la propria rabbia senza usare la violenza. Talvolta, però, la pena inflitta per atti di violenza di genere è solo di qualche mese, quattro o cinque di solito, mentre il nostro percorso con il team di psicologi dura almeno un anno: 60 ore di frequenza previste dalla normativa nazionale e utile per ottenere dei risultati. Talvolta ci si trova, però, in una situazione di difficoltà a improntare un programma. Finora solo un uomo ha scelto in modo spontaneo di restare per un anno. Ha colto l'occasione, l'opportunità che gli veniva data, non si è trattato solo di un'imposizione».

CONVEGNO AL CONTINENTAL
Per questo la fondazione Ferrioli Bo e la Camera Avvocati di San Donà organizza un incontro pubblico domani, 6 ottobre, alle 15, all'hotel Continental. «Vorremmo trovare un'intesa a livello provinciale continua Bellio - tra autorità giudiziaria, i centri come il nostro e gli avvocati per presentare delle proposte a livello nazionale. L'avvocato, infatti, consiglia il percorso che comporta un ravvedimento che poi valuta il magistrato nel procedimento penale. Insieme vorremmo dare un'indicazione di come poter risolvere i problemi che insorgono». L'incontro è promosso con il patrocinio del Comune, dell'Ulss 4, della Regione e degli Ordini professionali degli avvocati, degli assistenti sociali e degli psicologi.

I RELATORI
Tra i relatori Gian Piero Turchi, docente di Psicologia clinica dell'università di Padova, Alberto Scarpa, del Comitato pari opportunità del consiglio dell'ordine degli avvocati di Venezia, Alberto Scaramuzza, gip del Tribunale di Venezia, Pasquale Borsellino e Palma Ricci che si occupano dell'unità operativa "famiglia, minori, giovani" e di diritti umani per conto della Regione.
 

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