Accolta al Lido dall'Ucraina, ora Viktoriia fa la volontaria per aiutare altri bisognosi

Martedì 2 Gennaio 2024 di Lorenzo Mayer
Accolta al Lido dall'Ucraina, ora Viktoriia fa la volontaria per aiutare altri bisognosi

LIDO - Appena arrivata dall'Ucraina, in fuga dalla guerra con il suo bimbo di 7 anni, ha ricevuto accoglienza e sostegno dal gruppo Caritas del Lido. Ora che in laguna si è ben integrata, ha deciso di restituire qualcosa di quello che ha ricevuto, diventando anche lei volontaria del gruppo Caritas della Collaborazione pastorale del Lido.
Viktoriia Blashchuk, 32 anni, sbarcata in laguna circa 20 mesi fa, per trovare un'ancora di salvezza mentre nella sua patria si rischiava la morte tra le bombe, ha iniziato a frequentare i corsi di italiano. Oggi vive a Castello, in una comunità alloggio per mamme con minori, vicino a via Garibaldi. Ha anche trovato lavoro, assunta con regolare contratto in una struttura ricettiva. Ma non ha mai dimenticato i suoi momenti difficili, per cui torna al Lido spesso, partecipa alle attività del gruppo Caritas, e nel giorno settimanale dedicato alla distribuzione della spesa solidale gratuita e del vestiario, non manca mai di offrire il suo contributo. Parla poco italiano: le nozioni fondamentali le ha imparate durante il corso di italiano per stranieri, attivato al Lido. Si esprime in inglese, ma essendo ucraina tra i suoi compiti più preziosi e importanti c'è quello di comunicare ai volontari le esigenze riportate dai suoi connazionali che ogni settimana bussano alla porta del gruppo Caritas lidense e del patronato di Santa Maria Elisabetta.
Ma non si limita a fare da traduttrice: prepara e consegna la borsa della spesa a chi ha bisogno, si rende utile ai servizi che sono necessari, lavora in team con gli altri.

Sempre con un bel sorriso. Vive tra Castello e il Lido e suo figlio che ha potuto anche iniziare a fare sport dedicandosi al karate.


IL RACCONTO
Viktoriia Blashchuk ha raccontato la sua storia durante un incontro con varie associazioni del Lido che hanno deciso di fare rete tra loro. Una testimonianza concreta e reale, esempio di integrazione positiva tra le persone in città e nell'isola. Un modo per ricambiare e condividere, con chi ha più bisogno, la gioia e l'apertura dell'accoglienza ricevuta.
La donna non conosceva nessuno e non sapeva una parola di italiano quando per la prima volta è arrivata a Venezia, Sola con un bambino piccolo. Al Lido ha trovato sostegno e amicizia. Ecco perché ha deciso di proseguire nel rapporto con le prime persone che aveva incontrato, diventate amiche e amici. Ecco l'idea di mettere a frutto ciò che ha imparato si è trasformata subito in un servizio. Così la scelta di entrare a far parte del gruppo Caritas del Lido è anche un segno di ringraziamento a Venezia e al Lido con i suoi amici volontari.

Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 10:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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