Venezia, ticket, non numero chiuso. Contributo di 10 euro per chi non prenota nei giorni da bollino nero

Domenica 22 Ottobre 2023 di Marta Gasparon
Venezia, ticket, non numero chiuso. Contributo di 10 euro per chi non prenota nei giorni da bollino nero

VENEZIA - «La città non verrà mai chiusa: vietare di raggiungerla non è possibile. E la sperimentazione dei circa 30 giorni che determineremo a breve, al via dalla primavera 2024, consentirà di mappare le effettive presenze a Venezia nelle giornate da bollino nero, in modo da passare alla seconda fase: quella della doppia tariffazione». 
L’assessore al Bilancio, Michele Zuin, intervenuto ieri all’incontro organizzato all’hotel Amadeus dal Coordinamento cittadino di Forza Italia, ha chiarito gli obiettivi del test legato al contributo d’accesso, fissato per ora a 5 euro. Il primo, acquisire una risposta certa sui reali numeri dell’occupazione in città, «in quanto oggi ancora empirici e ottenuti attraverso la Smart Control Room». La sperimentazione consentirà infatti di avere un ultimo, fondamentale dato – quello di chi il contributo lo paga, ossia il turista di giornata, e quello di chi è esente, come i veneti, chiamati comunque ad effettuare la prenotazione sull’apposito sito – da affiancare al numero dei residenti (già in possesso del Comune) e dei pernottanti (forniti dagli albergatori). 
«Sulla base di quanto emergerà, verrà fissata una soglia limite di ricettività che porterà il contributo a funzionare in modo diverso rispetto alla sperimentazione». 
Come? «Facendone scattare uno più alto una volta che la soglia massima verrà superata».

Se al di sotto di essa il turista di giornata pagherà 3 euro, al di sopra ppagherà 10: cifra oltre la quale il Comune non può andare per legge. La fase post sperimentale, che prenderà forma nel 2025, seguirà pure un aumento delle giornate rispetto alle 30 iniziali. «Non abbiamo ancora deciso se sarà un contributo d’accesso continuo, per tutto l’anno, o incrementato di qualche giorno. Potrebbe anche essere preso in considerazione un determinato mese (ad esempio maggio), rendendolo interamente soggetto al regolamento. Ma sono ipotesi». 


NIENTE TORNELLI
Ben più certa la questione dei tornelli, che Zuin ha assicurato non ci saranno. «Saremo ligi ai controlli, a campione, per verificare il Qr code. Ma allo stesso tempo non comporteranno disagi. L’idea è che negli accessi della città come Piazzale Roma, stazione ferroviaria e Cavallino-Treporti vengano organizzati dei varchi aperti: all’interno di essi indirizzeremo per una differenziazione fra residenti (veneziani, Mestre compresa, non dovranno accedere ad alcun sito, ma contare solo sul documento d’identità), lavoratori, eccettera, e turisti. Cercheremo di non bloccare l’afflusso e metteremo in campo controlli a campione più “leggeri” per i veneziani. Potranno essere effettuati anche durante la visita del turista in città, ma punteremo su quelli preventivi per non disturbare. Venezia ha un limite fisico che va preservato, altrimenti l’ospite non vede nulla e il cittadino non può vivere la sua città».


LA DESTINAZIONE DEI SOLDI
L’intento non è quello di far cassa e gli eventuali utili («che inizialmente non ci saranno»), verranno indirizzati alla diminuzione della Tari, elevata, e alla salvaguardia del territorio. In tema di lavoratori pendolari, Zuin ha aggiunto: «Quelli giornalieri effettueranno una registrazione valida per tutto l’anno». E sul fatto che le aziende stesse possano indicare al Comune i propri dipendenti, l’assessore si è detto favorevole. Infine un accenno alle multe, che andranno dai 50 ai 500 euro. La capogruppo del Comune, Deborah Onisto, ha invece posto l’accento sul moto ondoso, spiegando di aver prodotto un documento trasferito al sindaco. «Per i prossimi Stati Generali, previsti entro metà novembre, – ha detto – ha richiesto una mia relazione come presidente della IV Commissione». 
 

Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 09:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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