VENEZIA - «Siamo in una situazione di emergenza senza precedenti». Stamane i segretari provinciali dei sindacati di Polizia - Siulp, Sap, Siap, Silp Cgil, Ugl PdS, Coisp, Consap Anip, Uil Poli - hanno emesso un duro comunicato congiunto su quanto accaduto ieri con l’arrivo a Venezia dell’ultimo contingente di profughi.
«Trenta eritrei - scrivono i sindacati - accompagnati in Questura a Venezia, vigilati solo da due agenti e due carabinieri, nel tentativo di darsi alla fuga per non essere fotosegnalati hanno creato situazioni di panico, compromettendo l’incolumità degli operatori, obbligando alcune ’volanti’ a rientrare, sguarnendo così il territorio».
«Oggi sono giunti a Venezia altri cinquanta palestinesi - prosegue la nota - con una ventina di minori, in condizioni pietose e senza alcuno strumento per poterli assistere dignitosamente. L’unico obiettivo era trasferirli rapidamente in strutture ricettive del litorale, come dei numeri e non essere umani».
I dettagli nel Gazzettno di Venezia-Mestre
del 4 luglio
Ultimo aggiornamento: 15:42
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Trenta eritrei - scrivono i sindacati - accompagnati in Questura a Venezia, vigilati solo da due agenti e due carabinieri, nel tentativo di darsi alla fuga per non essere fotosegnalati hanno creato situazioni di panico, compromettendo l’incolumità degli operatori, obbligando alcune ’volanti’ a rientrare, sguarnendo così il territorio».
«Oggi sono giunti a Venezia altri cinquanta palestinesi - prosegue la nota - con una ventina di minori, in condizioni pietose e senza alcuno strumento per poterli assistere dignitosamente. L’unico obiettivo era trasferirli rapidamente in strutture ricettive del litorale, come dei numeri e non essere umani».
I dettagli nel Gazzettno di Venezia-Mestre
del 4 luglio