VENEZIA - È stato varato questa mattina nel canale della bocca di porto di Malamocco l'ultimo cassone del sistema Mose. Da oggi inizieranno le fasi di zavorramento e affondamento che proseguiranno per un paio di giorni. Si concludono così la fasi di realizzazione delle barriere del Mose e d'ora in poi si inizierà con l'allacciamento degli impianti nelle gallerie dei cassoni.
Mauro Fabris ed Hermes Redi (presidente e direttore del Consorzio Venezia Nuova) hanno assicurato il rispetto dei tempi di consegna (2016), affermando che per l’inverno 2017, con la fase di avvio del sistema, Venezia sarà al riparo dall’acqua alta. Il fabbisogno residuo per l’opera, costata 5 milioni 493mila euro, è ancora di 226 milioni. «Tuttavia - ha detto Redi - attendiamo ancora l’ultima tranche del Cipe di 401 milioni già stanziati, ma ancora da deliberare, oltre ai 226 milioni governativi. Non abbiamo più possibilità di indebitarci con le banche oltre gli 800 milioni per i quali siamo già impegnati».
Ultimo aggiornamento: 13:34
© RIPRODUZIONE RISERVATA Mauro Fabris ed Hermes Redi (presidente e direttore del Consorzio Venezia Nuova) hanno assicurato il rispetto dei tempi di consegna (2016), affermando che per l’inverno 2017, con la fase di avvio del sistema, Venezia sarà al riparo dall’acqua alta. Il fabbisogno residuo per l’opera, costata 5 milioni 493mila euro, è ancora di 226 milioni. «Tuttavia - ha detto Redi - attendiamo ancora l’ultima tranche del Cipe di 401 milioni già stanziati, ma ancora da deliberare, oltre ai 226 milioni governativi. Non abbiamo più possibilità di indebitarci con le banche oltre gli 800 milioni per i quali siamo già impegnati».