VENEZIA - Cannaregio ed altri sestieri si sono svegliati questa mattina adornati da piccoli cartelli con scritto, in caratteri usati per indicare i numeri civici, solo un numero: 49999.
Commenta Marco Borghi, presidente della municipalità: «La perdita costante di residenti è la madre di tutte le questioni, che si riverbera sul commercio e sui servizi, compresi quelli sanitari. Se non c'è una politica per la residenzialità, tutto è finito e la città verrà destinata ad estinguersi.
Bisogna agire con leve fiscali per i proprietari privati ed assegnare le case vuote e mappate del Comune. Non servono più le aspirine, ci vuole una cura radicale: o la va o la spacca».
«49.999 non è il risultato di un destino cinico e baro - aggiunge il consigliere comunale Marco Gasparinetti - ma di responsabilità collettive e colpevoli omissioni, fra cui l'assenza di una politica per la residenza. Case vuote che potrebbero essere assegnate con bandi di autorestauro meno farraginosi di quelli che in passato sono falliti, il trasporto pubblico locale allo sbando, assenza di incentivi per chi vuole restare o ritornare. Dagli errori possiamo ancora imparare, prima che sia troppo tardi e sperando che non sia già troppo tardi». I social forum bollono, corredati dalle foto dei cartelli e dai commenti.
«Restiamo pochi ma boni», scrive nel suo post Fiorella Vittozzi del Chiaro, mentre Marco Filippini appare amaramente risolutivo: «È la fine di un'identità».
Ancora, Alberto Alberti: «Questi cartelli sono un modo intelligente per una giusta provocazione, sottolineando una vergogna annunciata».