Il marito scompare nel nulla, Chi l'ha visto? riapre il caso del Lido dopo 9 anni

Sabato 4 Luglio 2020 di Lorenzo Mayer
Il marito scompare nel nulla, Chi l'ha visto? riapre il caso del Lido dopo 9 anni
LIDO DI VENEZIA - «Perché mio marito è sparito in questo modo?» La trasmissione televisiva Chi l'ha visto? riapre, a nove anni di distanza dalla prima segnalazione di scomparsa, il caso di Alessandro Limardo, di cui si sono perse le tracce al Lido dal 18 maggio 2011 durante il suo ricovero all'ospedale San Camillo degli Alberoni. La puntata del primo luglio della trasmissione, condotta in prima serata su Rai 3 da Federica Sciarelli ha raccolto il nuovo appello della moglie, Franca Trovati, con accanto i figli Lorenzo, Alessandra e il loro cane. 




Limardo, ingegnere, milanese, 72 anni al momento della scomparsa soffriva di Parkinson, ed era entrato in ospedale il 15 maggio di quell'anno, per sottoporsi ad un ciclo di terapie proprio legate alla sua patologia. «Ti devo salutare, mi sono venuti a prendere»: sono state queste le ultime parole dette, al telefono alla moglie, nel pomeriggio di quel giorno, alle 14.30 circa, giorno in cui, ricoverato in ospedale, non si è presentato a cena. Da quel momento, nonostante le ricerche delle forze dell'ordine, che hanno passato al setaccio l'intera isola, dell'uomo non si è saputo più nulla. La descrizione sintetica dell'ingegnere milanese ricorda che la sua altezza è di 165 centimetri, occhi castani e calvo. è stato visto l'ultima volta il 18 maggio, da due signore sulla spiaggia antistante l'ospedale San Camillo, dove era ricoverato. Indossava una polo chiara a maniche corte, jeans, scarpe scure e borsello marrone. L'uomo descritto come di carattere molto riservato, non ha con sé i farmaci necessari per la sua terapia quotidiana, senza i quali potrebbe trovarsi in stato confusionale. I suoi familiari, però, dopo aver mosso mari e monti non si arrendono e vogliono ritrovare il proprio caro. Per questo hanno chiesto ancora aiuto a Chi l'ha visto che più volte, in questi anni, aveva seguito la vicenda.

«Non dimenticatevi di mio marito» - ha scritto la signora Franca, annunciando poi davanti alle telecamere che la famiglia ha deciso di ricorrere fino in Cassazione per vedere riconosciute, anche dal punto di vista giudiziario le proprie ragioni. «Nessuno sa dirci niente - ha ripetuto la moglie - e questa storia per noi è un calvario. Avevamo affidato Alessandro all'ospedale perchè bisognoso di cure. Quando si è interrotta la nostra ultima telefonata presupponiamo che dovesse andare a fare delle terapie, ma nessuno sa dircelo con certezza. Alessandro era contento di andare al San Camillo per sottoporsi a delle terapie, una scelta di cui era soddisfatto perchè il medico che lo seguiva era primario si quella clinica. Al momento della scomparsa, eravamo sposati da 46 anni». Chi avesse informazioni può comunicarle al numero 068262. 
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