Uccisa dal morbo della mucca pazza:
due mesi di odissea negli ospedali

Giovedì 21 Giugno 2012 di Elena Burri
Donna veneziana uccisa dal morbo della mucca pazza
VENEZIA - Una donna di 72 anni, residente nella Bassa Veneziana, morta colpita dal morbo della mucca pazza. Il decesso avvenuto sabato scorso all'ospedale di Chioggia. L'odissea sanitaria era iniziata due mesi fa, subito dopo Pasqua. Da quel momento l’anziana, vedova e madre di due figli, ha iniziato ad accusare alcuni disturbi: perdita della memoria, squilibri, difficoltà nell'uso di braccia e gambe. Preoccupati, i figli l’hanno accompagnata al pronto soccorso prima di Chioggia, poi di Porto Viro, in Polesine, quindi a Padova.



La diagnosi iniziale dei medici parlava di demenza senile o morbo di Alzheimer, quindi la donna è stata rimandata a casa. Ma le sue condizioni peggioravano e le facoltà cognitive apparivano sempre più compromesse. «Abbiamo portato nostra madre in quattro pronto soccorso diversi prima che venisse ricoverata all'ospedale di Padova», spiega uno dei figli.



Il 14 maggio il ricovero. Poi una lunga serie di esami e analisi per tentare di capire di quale disturbo soffrisse. «Dopo alcune settimane - racconta sempre il figlio - i medici hanno prelevato un campione di liquido spinale di mia mamma e l'hanno mandato a Verona perché venisse analizzato».



I risultati non hanno lasciato spazio a dubbi: gli esami avevano evidenziato la presenza del prione, l'agente infettivo composto principalmente di proteine responsabile dell'Encefalopatia spongiforme bovina (Bse), comunemente conosciuta come malattia della "mucca pazza". Giunti alla terribile diagnosi, per la donna rimaneva ben poco da fare.



«Mia madre, una volta stabilizzata, è stata trasferita all'ospedale di Chioggia - prosegue il figlio - Nella lettera di dimissioni per il trasferimento da un ospedale all'altro si parlava chiaramente della variante umana dell'encefalopatia spongiforme, ossia il morbo di Creutzfeld-Jacob. Non solo, nella lettera si diceva anche che dopo il decesso mia madre sarebbe stata trasferita nuovamente a Padova, in anatomia patologica, per degli accertamenti che sarebbero stati effettuati post mortem».



Il 16 giugno la donna è morta e l’autopsia - come racconta ancora il figlio - «e il prelievo di una parte del suo cervello, poi mandato a Verona per analisi, sono stati fatti a Chioggia».
Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 10:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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