Si tuffa nella piscina vietata e batte violentemente la testa, grave un 18enne

Venerdì 23 Giugno 2023 di Giuseppe Babbo
JESOLO Una delle piscine del Caribe bay

JESOLO - A venti giorni dal primo caso, ancora un incidente per un tuffo in punto in cui l’acqua è troppo bassa. Questa volta è accaduto in una piscina all’interno del parco Caribe Bay, una delle principali attrazioni della città. E’ qui che ieri mattina un giovane turista 18enne, francese di origini albanesi, è stato protagonista di un incidente che avrebbe causato delle serie lesioni cervicali. L’allarme è scattato nella tarda mattinata, poco prima di mezzogiorno, quando il giovane è stato visto dai bagnini di salvataggio in acqua a testa in giù.


I SOCCORSI
Tempestivo l’intervento degli assistenti di salvataggio che hanno fatto scattare il protocollo previsto in questi casi, soccorrendo il giovane e allertando il 118.

Inizialmente era stato ipotizzato un malore improvviso, anche perché nessuno aveva notato nulla di anomalo. Una volta stabilizzato e ripreso conoscenza, il giovane è stato trasferito all’ospedale di San Donà e da qui all’Angelo di Mestre in elicottero. Sottoposto agli esami del caso, i medici hanno scoperto delle ferite compatibili con un tuffo in un punto in cui l’acqua è molto bassa.


L’INCIDENTE
Secondo le ricostruzioni fatte dai responsabili del parco acquatico, il 18enne si sarebbe tuffato in una piscina in cui l’acqua è profonda circa 90 centimetri. Il tutto lontano dagli sguardi delle altre persone e dei bagnini. Da precisare che in tutte le piscine del parco è vietato tuffarsi e per questo ovunque sono presenti numerosi cartelli che esplicitamente ribadiscono il divieto. Non è dunque escluso che il giovane turista francese, proprio per cercare di aggirare il divieto, possa essersi tuffato lontano dagli altri ospiti e dagli addetti alla sicurezza, forse compiendo una sfida che ora rischia costargli caro.


SITUAZIONE CRITICA
Ricoverato a Mestre, ora i medici stanno cercando di valutare l’evolversi delle sue condizioni e soprattutto se ci saranno conseguenze a seguito dell’impatto con il fondale delle piscina. A seguire con estrema attenzione l’evolversi della situazione sono i responsabili del parco. In meno di un mese questo è il secondo caso di tutto “a rischio” che avviene a Jesolo. Il primo era accaduto in spiaggia, di fronte a piazza Brescia, con un 17enne che si era tuffato da un pontile. Anche per questo nel litorale si sono riaccese le discussioni sulla pericolosità dei tuffi dai pontili o in piscine dai fondali bassi. Sul tema da anni l’Ulss 4 ha lanciato una campagna di sensibilizzazione, mentre nei giorni scorsi a lanciare un appello contro queste bravate è stato anche il sindaco Christofer De Zotti, invitando i giovani a divertirsi, ma sempre con prudenza e rispetto.
 

Ultimo aggiornamento: 17:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci