MESTRE - Le truffe agli anziani non finiscono mai.
È a questo punto che la potenziale vittima del raggiro reagisce e dice alla sedicente medica di andarsene altrimenti chiama la polizia. Per fortuna stavolta non vi è alcuna reazione da parte dell’imbrogliona che preferisce mollare la preda e andarsene. L’87enne però una telefonata la fa: alla figlia. Che una volta raggiunta la madre non ci pensa sue volte a dare l’allarme. Ma della donna sui 40 anni, capelli lunghi neri, ben vestita ormai non c’era più traccia. E per un raggiro sventato purtroppo ce n’è uno riuscito. È quello ai danni di un residente di 96 anni di Favaro. Stavolta a colpire è un uomo che si spaccia come procacciatore d’affari. Entra si siede gli chiede alcune bollette del gas dicendo che può farlo risparmiare visto il forte rincaro che interessa tutte le famiglie. Ma dal 96enne con uno stratagemma di fa consegnare anche il bancomat con il codice. Poi con una scusa lo saluta e se ne va incamminandosi lungo via Monte Peralba. Anche in questo caso ad attivare la polizia è il figlio che va a fra visita al genitore verso le 18: il fatto accade invece tre ore prima. Purtroppo il malvivente ha già fatto in tempo a prelevare una somma d circa 700 euro. Immediatamente si attiva la procedura di blocco della carta. Si spera che la telecamera installata allo sportello bancario utilizzato dall’uomo possa averlo inquadrato.
A testimoniare che il fenomeno non ha avuto mai tregua nemmeno durante il covid è il report dei rimborsi e dell’assistenza a chi ha subito frodi o furti con destrezza di “Ocio, ciò!” uno dei servizi alla terza età più originali è più imitati messo in campo dal Comune di Venezia, e nello specifico dalla Direzione coesione sociale che fa capo all’assessore Simone Venturini. «Questa attività non si è mai fermata e ora, prima di Pasqua, riprenderà anche quella ludico-ricreativa che era stata sospesa per l’emergenza sanitaria. Si tratta di occasioni di svago e di socializzazioni importanti che vedremo anche di potenziare per allargare la platea. Si sta cercando - conclude - uno spazio alternativo al Pala Plip ora sotto curatela fallimentare, ma siamo a buon punto». Magari una location da prendere in considerazione per lo meno durante la bella stagione potrebbe essere il Chiostro dell’M9.