La commedia, che ha come protagonista l'attrice Pilar Fogliani, infatti, è un adattamento della serie Netflix norvegese Natale con uno sconosciuto che, appunto, era articolata in due stagioni. E chissà che la versione italiana non possa aver anche ulteriori sviluppi, dal momento che l'ispirazione narrativa ben si presta a possibili colpi di scena. Si tratta della ricerca, da parte della protagonista, Gianna, di un fidanzato da presentare ai genitori per il cenone di Natale. Lei, in realtà, non ne sente (all'inizio) un gran bisogno: ha un lavoro come infermiera, due amiche del cuore e una sorella, e tanto le basta. Ma i genitori la vorrebbero sistemata e lei, sotto la loro pressione psicologica, si impegna a presentargli un immaginario fidanzato che, però, deve trovare al più presto. A questa trama fanno da sfondo i paesaggi e le calli di Venezia e di Chioggia e questo sembra essere l'aspetto della serie più apprezzato dai chioggiotti che plaudono alla bellezza della loro città ma che, almeno in parte, restano interdetti dall'accento foresto dei personaggi. Ma il successo televisivo di Chioggia non ha sollevato dubbi solo tra gli spettatori. Anche la politica ha avuto la sua polemica cinematografica. Se il sindaco, Mauro Armelao, infatti, ne ha approfittato per rilanciare l'immagine di Chioggia (ricordate il New York Times, la Capitale della cultura e le crociere?), la consigliera regionale Erika Baldin, ha rilanciato con la proposta di costituire una Chioggia film commission che tratti direttamente con le case produttrici per promuovere la città come set di film e serie tv, chiedendo uno stanziamento del bilancio regionale, proprio a questo scopo. Scontato il no della maggioranza regionale e dello stesso Armelao: «Non ce n'è alcun bisogno. Come amministrazione abbiamo già aderito alla Veneto film commission».
"Odio il Natale", in arrivo la seconda stagione: le telecamere ritornano a Chioggia
Domenica 18 Dicembre 2022
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout