Torre dell'Orologio, dopo 14 anni
sparisce la scala della discordia

Mercoledì 8 Gennaio 2014 di Maurizio Dianese
La scala con cui si accede alla torre dell'Orologio
MESTRE - Addio scala. Verrà tolta per manutenzione e non è detto che ce la farà a tornare al suo posto. Del resto, quale miglior occasione dei lavori di restauro definitivo della torre dell’orologio in piazza Ferretto per mettere mano ad uno dei simboli più chiacchierati - nel bene e nel male - della nuova Mestre? E così la Giunta - ma la spinta propulsiva è arrivata direttamente dal sindaco Giorgio Orsoni - ha deciso di fare il passo. In sordina, per non scatenare subito la bagarre dei pro e dei contro, ma la scala verrà tolta.



I mestrini si godranno a partire dalla prossima primavera l’effetto di una Torre dell’orologio libera da qualsiasi aggiunta. Resterà solo la torre. Per un bel po’, anzi per sempre. Ammesso, ovvio, che si riesca a risolvere in modo diverso l’accesso alla torre, magari dal Borsino. Intanto però partono i lavori di ristrutturazione della torre lato piazzetta Pellicani, che sono in ritardo di un paio di anni. I soldi ci sono e l’assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Maggioni, sta spettando la messa a punto degli ultimi dettagli per dare il via libera al cantiere. L’intera facciata verrà ripulita e rimessa in sesto e finalmente la torre sarà un tutto unico, restaurato.



Poi si provvederà a smantellare la scala e a portarla in officina, ufficialmente per i restauri di cui ha bisogno visto che è lì, appiccicata alla torre, da 14 anni. Ma una volta tolta, la scala non tornerà al suo posto. E sarà una novità non da poco per il centro di Mestre. Anche se ci vuol poco a pronosticare che da oggi in avanti torneranno alla carica gli opposti schieramenti.



Mai infatti un’opera fu tanto osannata e criticata come questa scala che l’architetto Guido Zordan ha progettato studiando le macchine medievali. Fin dall’inizio - il progetto fu presentato nel lontano 1999 - quell’opera monumentale sollevò numerose critiche e nacque addirittura un Comitato capeggiato dal prof. Mario Berengo, per l’abbattimento della scala che arruolò addirittura l’architetto Paolo Portoghesi. Ma non se ne fece mai nulla.



Adesso Giorgio Orsoni ha deciso di prendere il toro per le corna e di fare il grande passo. Ma il metodo non è quello dello scontro frontale, semmai della moral suasion. Si approfitta dei lavori per togliere di mezzo la scala e poi si vede l’effetto che fa sui mestrini. Ma, si sa, come tutte le cose provvisorie, il restauro è probabile che diventi definitivo.
Ultimo aggiornamento: 16:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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