SAN DONA' (VENEZIA) - Hanno rubato una porchetta del valore di circa 400 euro. Un furto che ha lasciato l’amaro in bocca al presidente del Sandonà Daniele Dorigo, i soci e lo staff del gruppo sportivo e tanti volontari che sabato al centro sportivo Davanzo avevano festeggiato la conclusione della stagione sportiva.
Il giorno dopo, però, la doccia fredda, dopo che si è scoperta l’irruzione dei ladri che hanno scassato le serrature dell’ingresso da via Pertini e messo a soqquadro alcune stanze del Davanzo, fuggendo con il bottino rappresentato, appunto, dalla porchetta (nella foto).
«Si sono introdotti nella zona degli spogliatoi – spiega Dorigo – Con tutta probabilità i malintenzionati si sono accorti della nostra festa di sabato sera e purtroppo hanno deciso di farci visita. Abbiamo già presentato denuncia ai carabinieri. Per fortuna sabato notte abbiamo portato via l’impianto audio che avevamo usato durante la festa».
Nel frattempo è in dirittura d’arrivo l’operazione che porterà alla nascita di un’unica realtà calcistica cittadina. Tra i punti di forza, quasi mezzo migliaio di tesserati, una prima squadra che partecipa al campionato di Eccellenza e un settore giovanile con il bacino più grande del Veneto orientale. Nelle prossime settimane sarà formalizzata la nascita della nuova società sportiva che mette insieme tre realtà della zona: Sandonà 1922, Città di San Donà e Calcio Don Bosco. I fondatori sono: Daniele Dorigo che sarà presidente e sabato ha ricordato che unificare il calcio locale è un progetto che si cerca di realizzare dagli anni Sessanta, Ivan Siciliotto, come vice, e gli imprenditori Antonio Cisaria, Diego Sandrin e Franco Marcati.