Per Vannacci anche la Digos: «L'incontro si farà». Dopo l'annullamento della presentazione del libro a Verona, cresce la tensione a San Donà

Domenica 7 Gennaio 2024 di Fabrizio Cibin
Per Vannacci anche la Digos: «L'incontro si farà». Dopo l'annullamento della presentazione del libro a Verona, cresce la tensione a San Donà

SAN DONÁ - «Nessuna minaccia, noi andiamo avanti». All'indomani delle notizie giunte da Verona, dove l'incontro che si sarebbe dovuto tenere con Roberto Vannacci è stato annullato per minacce giunte all'hotel che lo avrebbe dovuto ospitare, il presidente dell'associazione culturale "Il Sostizio", Gabriele De Rosa (che è anche consigliere comunale di Fratelli d'Italia), ha voluto assicurare le 320 persone che avevano prenotato la sala del "Da Vinci", sold-out da settimane. «La presentazione del libro "Il mondo al contrario" ha fatto sapere anche attraverso i social si svolgerà regolarmente come da programma».

L'APPUNTAMENTO

Il programma prevede quindi l'apertura della sala alle 18.30 e inizio alle 19. Anche il sindaco Alberto Teso ha garantito che non vi sono state avvisaglie, tali da valutare un rinvio o un annullamento dell'incontro di mercoledì prossimo, 10 gennaio. «Non abbiamo ricevuto minacce di sorta o qualsivoglia tipo di allarme - conferma il primo cittadino -.

L'incontro con il generale Vannacci si svolgerà normalmente e sono certo che, da parte dei cittadini sandonatesi, non ci saranno attività moleste e, men che meno, pericolose. San Donà è una città libera ed i sandonatesi non sono certo persone abituate ad imporre il silenzio a chi non la pensa come loro». Teso ha fatto sapere che, assieme a polizia locale e carabinieri (già previsti), ci saranno agenti della Digos.

LA PROTESTA

Intanto confermata la presenza, in piazza Indipendenza, del Collettivo "Amie Arrabbiate", così com'era stato annunciato attraverso i social. «Ci vediamo in piazza la sera di mercoledì 10 gennaio. Pensiamo che la nostra città non debba essere teatro di questi personaggi omofobi, razzisti e sessisti. La città che attraversiamo quotidianamente spiega il collettivo in una lettera aperta e che, come giovani, proviamo ogni giorno a costruire come luogo ampio, libero da pregiudizi razziali e sicuro per i ragazzi e le ragazze che la attraversano, si rende di nuovo protagonista lasciandosi abitare dall'ennesimo evento pregno di razzismo, omofobia e sessismo. Le considerazioni che si trovano all'interno del libro, difese a spada tratta come segno di "libertà d'espressione", sono in realtà il frutto di una visione del mondo intollerante e statica dove il diverso rappresenta una minaccia costante. Pagine colme di diffidenza verso una società libera da stereotipi, che prospettano una realtà in cui i ruoli di genere sono già prestabiliti e in cui l'omosessualità viene considerata una devianza».

LA DIFESA

Il primo cittadino replica però a quanti protestano, a vario modo, per la presentazione del libro di Vannacci: «L'occidente libero e democratico ha chiuso da tempo la partita con quelli che bruciavano i libri - riprende Alberto Teso -. La campagna elettorale conclusasi sette mesi fa è stata all'insegna della correttezza e del rispetto reciproco. E così pure è il dialogo attuale tra maggioranza ed opposizione: la contrapposizione politica non è mai sfociata in nulla di diverso dalla normale e giusta dialettica tra le parti, che rappresenta il sale della democrazia. Chi vuole può manifestare liberamente, nel rispetto delle regole democratiche: noi diamo spazio a tutti, come prevede l'articolo 21 della Costituzione». E conclude: «Se mi avessero chiesto di ospitare la presentazione di un libro sulla liberalizzazione delle droghe o la legalizzazione della pena di morte, pur non condividendo nessuno degli assunti, non avrei avuto alcun dubbio a concedere uno spazio pubblico». Mercoledì, su indicazione dello stesso Vannacci, i presenti in sala potranno rivolgere domande all'autore.

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