Romea, "la strada della morte": l'assessore regionale alle Infrastrutture fissa un incontro sulla possibile variante

Giovedì 31 Agosto 2023 di Angela Pederiva
Elisa De Berti, l'assessore regionale alle Infrastrutture

Elisa De Berti si è data un mese di tempo. «Entro la fine di settembre convocherò un incontro sulla Romea: chiederò agli attori del territorio di esprimere il loro parere, in modo da stanare chi non vuole un'alternativa alla "strada della morte", com'è purtroppo chiamata», annuncia l'assessore regionale alle Infrastrutture. In suo sostegno, oggi si terrà una riunione della Lega, ma è già scontro con il fronte ambientalista guidato da Opzione Zero.


Perché servirebbe questa Nuova Romea?
«Sono stanca di sentir dire dal Partito Democratico che la Regione sarebbe assente sulla Romea.

La nostra posizione, perlomeno da quando ci sono io, è sempre stata chiarissima: la Statale 309-E55 deve essere messa in sicurezza, ma visti i volumi di traffico non è sufficiente un intervento in sede, per cui bisogna pensare a una variante, cioè a una nuova opera tra Mestre e Cesena. Per questo inviterò le associazioni di categoria, le parti sociali, i sindaci, i consiglieri regionali e i parlamentari a dire da che parte stanno. È una questione innanzi tutto di incolumità e serenità delle persone. Poi se mi si dice che va sciolto il nodo dell'accessibilità a Chioggia, rispondo ok, ma quello è un problema in più, da affrontare tutti insieme attorno a un tavolo. Quindi a maggior ragione occorre un confronto sulla Romea a 360 gradi, come ho avuto già modo di dire al ministro Matteo Salvini. Però costituire già i "comitati del no" vuol dire acconsentire ad avere ancora morti».


Opzione Zero ha già replicato: «La sicurezza viene sempre tirata in ballo per giustificare il raddoppio autostradale, ma tanto per cominciare vorremmo chiedere a Anas e all'assessore De Berti dove sono finiti i progetti di messa in sicurezza della Statale».
«Rispondo subito. Per i 71 chilometri che ricadono in Veneto, sui 127 che vanno da Mestre a Ravenna, il piano di Anas prevede lavori per 223 milioni, dei quali 40 solo per le varianti di Rosolina e Sant'Anna di Chioggia. Rimangono 183 milioni, di cui 34,68 per 17 interventi già ultimati e 16,93 per 7 commesse in corso di esecuzione. Nel giro di alcuni mesi saranno avviati altri 16 cantieri per 47,87 milioni e ne sono in progettazione ulteriori 17 per i restanti 78,59. Ma si tratta comunque di "rattoppi" che non risolvono alla radice il problema della sicurezza».


Non pensa che abbiano qualche ragione gli oppositori, quando rimarcano che le nuove sfide ecologiche impongono un cambio di paradigma?
«Certo che le infrastrutture possono essere impattanti, ma possono anche essere sostenibili, con le dovute accuratezze dal punto di vista ambientale. Ma per me deve essere sostenibile anche l'impatto sulla vita delle persone: io non ci sto al bollettino settimanale delle vittime».


Se dovesse procedere l'idea della Nuova Romea, cosa ne sarebbe del project financing sulla Orte-Mestre di Vito Bonsignore, rimasto sulla carta?
«Quel dossier è di competenza statale e il ministro Salvini deve decidere cosa fare. Per dire: su un caso simile, quello della Ragusa-Catania, ad un certo punto Anas manifestò la volontà di realizzare l'opera a spese dello Stato e l'allora ministro Danilo Toninelli accolse la proposta liquidando il promotore. Immagino che lo stesso potrebbe essere fatto per la Orte-Mestre, ma questa è una valutazione che spetta al Governo. Da parte mia chiedo che si costituisca il tavolo sulla Romea, nella consapevolezza che i 4 miliardi un tempo stimati per una nuova strada da Mestre a Cesena, sono saliti a 5-6 per il rincaro dei materiali».


Quindi come si fa? L'Emilia Romagna è contraria al pedaggio.
«Una variante "libera" avrebbe il problema delle manutenzioni. Torno a dire quello che avevo suggerito all'allora ministro Paola De Micheli, quando aveva ripreso in mano la questione: si potrebbe introdurre una vignetta per i mezzi pesanti, destinando il relativo incasso ai lavori via via necessari».


Le imprese sarebbero d'accordo? Fra l'altro Confindustria Veneto Est, con il vicepresidente vicario Vincenzo Marinese, condivide l'idea della Nuova Romea, ma chiede già la prosecuzione fino a Orte.
«Nessun problema. Da Cesena a Orte è sufficiente la riqualificazione della strada esistente e i soldi di Anas ci sono».


In attesa di sviluppi sulla Statale 309-E55, cosa ci dice della Via del Mare, su cui pende l'annuncio del ricorso al Tar da parte di alcuni Comuni?
«Non ho ancora fatto l'aggiudicazione definitiva, in calendario per fine settembre. E non ho ancora firmato la convenzione con il promotore, in agenda fra ottobre e novembre. Dunque cosa impugnano i sindaci? Posso capire le loro preoccupazioni, ma anziché metterla subito sul piano giudiziario, potrebbero sedersi al tavolo con noi e con l'interlocutore: parliamone».
Fra le grandi incompiute, resta da chiudere la Superstrada Pedemontana Veneta. Ha dati aggiornati sui flussi? In assenza di numeri, prevale la sensazione che il traffico sia scarso.
«Dall'inizio dell'anno i volumi sono in costante aumento. Ma dare cifre prima del completamento definitivo, aumenterebbe solo la confusione. Ormai è questione di poco: stiamo cercando di capire se riusciamo a ultimare entro l'anno il collaudo della bretella con la galleria di Malo, poi per febbraio-marzo la concessionaria Brescia-Padova ha previsto la consegna del casello di Montecchio Maggiore. Con l'aggancio all'A4, ci sarà la "botta" di incremento dei transiti».


A quel punto la Valdastico Nord servirà ancora?
«Per noi sì, purché sia sostenibile in termini di flussi e di costi; ma il pallino è in mano a Trento. Così come non dipende dalla Regione il prolungamento a nord dell'A27: Carinzia e Tirolo sono contrari, il Bellunese è spaccato, ogni volta che parlo di un'analisi su un collegamento intervallivo si alzano le barricate... Per il Veneto rimane strategico, anche se il project financing della Nogara Mare è ormai chiuso, pure un collegamento fra la Transpolesana e la Nuova Romea. Se verrà fatta».

Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 11:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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