Venezia, gli aerei tornano al Marco Polo con l'avvicinarsi dell'estate

Lunedì 5 Aprile 2021 di Elisio Trevisan
L'aeroporto Marco Polo di Venezia
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MESTRE - Dal mare, all'orizzonte, non si vede nulla, forse le prime navi da crociera arriveranno per giugno secondo gli operatori, ma dal cielo, basta piazzarsi a metà del ponte della Libertà e guardare a sud per vedere sempre più aeroplani in arrivo pronti per atterrare al Marco Polo di Tessera. Fino a una decina di giorni fa se si riusciva a vedere un velivolo arrivare dal mare era un mezzo miracolo, adesso invece se ne avvistano ad ogni ora del giorno, soprattutto di sera.

Proprio in queste settimane all'aeroporto tira brutta aria dal punto di vista sindacale, perché Save vuole tagliare i costi e ha cominciato dagli integrativi e dagli stipendi dei dipendenti di Save Cargo, che si occupa delle merci, e di Triveneto Sicurezza che garantisce il controllo di sicurezza su persone, bagagli e merci a Tessera e a Treviso. Allo stesso tempo, però, in fondo al tunnel della crisi da pandemia si comincia a vedere una luce. L'impressione che si ha guardando il cielo è confermata dai dati che il Gruppo ha raccolto.


I DATI

Ora sono 20 le destinazioni raggiunge dagli aerei in partenza dal Marco Polo, solo la settimana scorsa erano ancora 17; entro fine aprile saliranno a 31, per arrivare a 71 per fine maggio e a 104 entro fine giugno. Non è, quindi, una coincidenza legata al weekend di Pasqua ma un movimento più strutturato, un accenno di ripartenza collegato piuttosto con l'avvio della stagione estiva: niente a che vedere con i numeri raggiunti nel 2019, prima della pandemia, quando al Marco polo sono transitati 12 milioni di viaggiatori con punte di 2400 passeggeri all'ora, a differenza dell'anno scorso quando il numero precipitò a 4 milioni e 307 mila, però è un inizio; per tornare ai numeri del 2019 occorrerà attendere il 2022 e parte del 2023. Parallelamente al Marco Polo, crescono le destinazioni riaperte anche al Catullo di Verona: dalle 12 mete di marzo si passerà a 25 ad aprile, a 80 a maggio, e a 102 a giugno; al Canova di Treviso, invece, per rivedere un po' di traffico occorrerà aspettare giugno quando riapriranno 53 voli. Per Marco Polo, Catullo e Canova i collegamenti sono già in vendita, e quindi la prova del nove definitiva si potrà fare quando gli aerei decolleranno, verificando quanti passeggeri avranno a bordo. «Siamo convinti che la crescita andrà di pari passo con il progredire delle vaccinazioni - commenta Camillo Bozzolo, direttore commerciale aviation del Gruppo Save - in un'ottica di ribilanciamento tra destinazioni nazionali e internazionali». Se l'anno scorso, infatti, durante la ripresina estiva i voli furono soprattutto nazionali, per collegare il nord Italia con il sud e le isole, questa stagione si apre all'insegna di voli nazionali ma anche europei. Mancano ancora solo quelli intercontinentali, anche se in realtà già ci sono pure quelli attraverso gli hub europei di Francoforte, Londra e Parigi, e soprattutto attraverso quello turco di Istanbul: durante tutto il periodo di pandemia Turkish Airlines non ha mai fermato i collegamenti tra il Marco Polo e l'stanbul Yeni Havalimani e, da lì, con il resto del mondo. Quanto ai voli diretti di lungo raggio in partenza da Tessera, qualcosa si comincerà a intravvedere questa estate ma tra giugno e luglio. Per il momento i passeggeri dei voli già riattivati non si spostano per andare in vacanza ma per le tre motivazioni concesse dai decreti ministeriali, ossia lavoro, famiglia o motivi di salute, e tutti chiaramente devono avere l'autocertificazione, cosa che non avviene per i voli internazionali per i quali valgono le norme anti Covid dei Paesi dove si è diretti; e, al ritorno, valgono le regole italiane in vigore per i Paesi da cui si proviene.


REAZIONE A CATENA

In definitiva più aerei non significa solo che le cose per l'aeroporto migliorano ma che una parte fondamentale dell'economia veneta si sta lentamente rimettendo in marcia, perché ad esempio se i velivoli atterrano a Tessera, significa che comincia ad esserci la possibilità di far arrivare i crocieristi alla Marittima, che i primi timidi turisti possono arrivare pure da fuori Italia, e che i viaggi d'affari per le imprese sono nuovamente possibili.

Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 08:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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