Rampa Cavalcavia, lo sfogo dei residenti: «Assediati dai tossicodipendenti»

Martedì 24 Maggio 2022 di Elisio Trevisan
Tossicodipendenti sulle scale di un condominio in rampa Cavalcavia
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MESTRE - Nemmeno chiusa la porta di casa alle spalle si può stare al sicuro. I tossicodipendenti e gli spacciatori entrano anche in casa, per fortuna non ancora dentro agli appartamenti: invadono gli androni, le scale e i pianerottoli, nelle aree comuni dei cortili, nei locali servizi, persino nella zona contatori. Ne sanno qualcosa gli abitanti del condominio Bandiera 2006, quel grande edificio che si affaccia su via Cappuccina (con i numeri civici 157, 159 e 161) e in Rampa Cavalcavia (con i civici 1, 3, 5, 7 e 9).

Guarda caso è proprio a ridosso dell’entrata del sottopasso del tram di via Cappuccina e della stazione dove un pomeriggio di due settimane fa gli spacciatori si sono scagliati in massa contro gli agenti della Polizia Locale per impedire l’arresto di un loro collega: alla luce del sole, sotto gli occhi di passanti e automobilisti e a poche decine di metri dal comando dei vigili.

TESTIMONIANZE

Dentro al condominio Bandiera e fuori, sotto ai portici, si comportano allo stesso modo, incuranti dei passanti e soprattutto dei residenti. Entrano suonando un po’ di campanelli fino a che non trovano qualcuno che apre: si fingono postini, corrieri Amazon, operai della manutenzione degli ascensori. Gli inquilini più accorti chiedono altri particolari e non aprono se non li ottengono, ma se risponde uno straniero o una persona più debole, o sopra pensiero, riescono ad entrare. E, una volta dentro, se sono spacciatori nascondono le dosi nei vasi di piante sui pianerottoli, se invece sono tossici, stendono tutto l’armamentario sui gradini e si bucano tranquillamente e, prima di andarsene, abbandonano siringhe, fazzoletti intrisi di sangue, lattine, stagnole e via di seguito. E siccome quando sono in astinenza, o sotto l’effetto della droga, diventano aggressivi ed imprevedibili, rubano e danneggiano tutto quel che trovano. Ormai i condomini chiamano i vigili più volte al giorno e raccontano che questi intervengono sempre ma, una volta che li hanno mandati via, i tossici tornano dopo pochi minuti o ne arrivano altri. «Purtroppo questi sbandati hanno capito che possono fare ciò che vogliono - raccontano gli inquilini -. E noi assistiamo a scene da incubo quando usciamo di casa alla mattina per portare i bambini a scuola, a mezzogiorno, al pomeriggio, la sera, insomma sempre». Il condominio Bandiera ha anche un impianto di videosorveglianza e con i video girati sono andati dai Carabinieri, tramite l’amministratore, a sporgere querela contro ignoti, tossicodipendenti che frequentano il condominio abusivamente, per violazione di domicilio (reato punito con la reclusione da uno a quattro anni). «La situazione è degenerata negli ultimi due anni. - raccontano ancora i condomini che arrivano a chiedere interventi anche dell’Esercito - Prima non si vedevano queste orde di sbandati aggirarsi per strada. È sotto gli occhi di tutti che il fenomeno sta montando sempre di più, mese dopo mese. Basta fare un giro a piedi, dal sottopasso di via Ca’ Marcello fino a via Carducci, in tutte le strade comprese tra Corso del Popolo, via Cappuccina e via Piave». 


IL CASO
Nella querela raccontano vari episodi come, ad esempio, quello di una signora che ha trovato un estraneo con una siringa in mano davanti alla porta di casa al quarto piano: in stato alterato stava cercando qualcosa tra la terra della pianta in vaso sul pianerottolo e, vista la donna, le ha chiesto di aiutarlo a “trovare la roba”; adirato, ha srotolato la manichetta dell’impianto antincendio e ha rovesciato la pianta giù per le scale. La stessa condomina qualche giorno prima, rientrando dalla spesa, aveva trovano nell’androne uno che si stava bucando. Scene di degrado quotidiano che ha invaso anche il luogo più sacro, la casa.
 

Ultimo aggiornamento: 07:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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