I ragazzini dello sballo: a Mestre da tutto il Veneto per weekend a base di droga e alcol. «Qui si fa festa in santa pace»

Giovanissimi di 16 e 17 anni passano la notte nei bar o negli ostelli. Le loro giustificazioni: "Siamo bravi ragazzi, in settimana lavoriamo e studiamo"

Mercoledì 13 Settembre 2023 di Giulia Zennaro
Un pattuglione antidroga in azione

MESTRE -  Weekend “stupefacenti” con destinazione a Mestre. Un fenomeno che coinvolge gruppi di giovanissimi, spesso di soli 16 e 17 anni. Arrivano in città dalle province vicine per trascorrere un fine settimana tra alcool, ansiolitici e droghe di vario tipo. Tutte comunque acquistabili facilmente e a prezzi relativamente accessibili in diverse zone, in particolare intorno alla stazione ferroviaria. A “fotografare” questa nuova tendenza sono stati i volontari del comitato ViviAmo Marghera, associazione che distribuisce questionari ai residenti ma anche agli stessi utilizzatori di droghe, per “fotografare” il fenomeno della dipendenza e della criminalità e proporre soluzioni alternative alla repressione.


«Abbiamo incontrato per caso  questi gruppi di ragazzi in stazione, mentre distribuivamo il nostro questionario- spiegano alcuni volontari - Ci hanno guardati un po’ incuriositi, pensavano appartenessimo a qualche chiesa: abbiamo spiegato loro chi siamo, cosa facciamo e che non giudichiamo.

E loro ci hanno raccontato che cosa erano venuti a fare a Mestre». Quello che è emerso è un quadro sconcertante anche per gli stessi volontari. Perchè questi ragazzi, giovanissimi o ancora adolescenti, si ritrovano a Mestre, nei bar e negli ostelli antistanti la stazione, con il solo intento di “farsi”. Sapendo di poter trovare un ambiente, per così dire, favorevole e, dal loro punto di vista, anche sicuro. «Veniamo qui perché si organizza sempre qualcosa, qui nessuno ci conosce e si può fare festa in santa pace», hanno spiegato con naturalezza. Insomma come si farebbe per normale una gita fuori porta, loro organizzano invece veri e propri tour dello sballo.

Video


“ROBA” A BUON MERCATO
«Questi ragazzi arrivano a Mestre perché sanno che qui si può trovare roba di tutti i tipi e a buon mercato. Alcuni vengono da Treviso, Belluno, Pordenone», spiega la portavoce del comitato ViviAmo Marghera. Il racconto di una delle giovanissime pendolari dello sballo intervistate dai volontari, non lascia spazio a dubbi sulle ragioni di questi weekend nè sul disinvolto uso di sostanze da parte di questi ragazzini: «Io uso alcol e coca, una volta o due alla settimana, mi faccio anche le canne e se sono troppo su di giri butto giù l’ansiolitico che mi sono fatta prescrivere dal medico di base perché gli ho detto che soffro di ansia. Gruppi come il nostro ce ne sono parecchi. Ma del resto cosa credete: che i turisti veri, quelli che stanno negli alberghi qui intorno, non vengano da noi a chiedere dove si può trovare la roba? Non siamo soli a cercarla e usarla». Aggiunge la portavoce del comitato: «C’è tanta ipocrisia intorno a questi fenomeni: alcool e ansiolitici sono sostanze facilmente reperibili, e a Mestre intorno alla stazione è pieno di bar che somministrano fiumi di alcool senza controllo e luoghi dove andarsi a fare». 


Ma c’è anche un altro aspetto che: usare cocaina, bere senza freni, buttare giù farmaci senza controllo è considerato normale da questi ragazzi: l’idea di correre rischi o la preoccupazione di alimentare l’attività criminale dello spaccio non sembra sfiorali minimamente: «Siamo ragazzi per bene, durante il week end ci divertiamo, in settimana lavoriamo e studiamo». E’ la illuminante definizione che la giovanissima pendolare dello spaccio da di sè e dei suoi compagni di week end “stupefacenti”. 

Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 09:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci