BURANO - La convocazione alla visita arriva 6 mesi dopo il decesso e per la famiglia si riapre la ferita e il dolore. Orietta Vidal è morta lo scorso 16 maggio, a soli 49 anni. Anche la sorella era deceduta, anni prima, a soli 27 anni, per la stessa grave malattia. Orietta viveva con i genitori ed era stata dichiarata invalida al 100 per cento. Percepiva una pensione di 289 euro al mese ma per due volte le era stato negato l'assegno di accompagnamento.
Il 18 febbraio la sorella Sabrina e i genitori ultraottantenni, che abitano a Burano, avevano presentato all'Inps la domanda di aggravamento. Solo due settimane fa, ben 9 mesi dopo, le è stata recapitata una lettera in cui l'Inps convocava Orietta alla visita, fissata per il 29 novembre. Non solo, quindi, la lettera è arrivata in ritardo di 3 giorni, ma, cosa ben più grave, la convocazione è arrivata sei mesi dopo la morte della donna. «Siamo rimasti storditi quando abbiamo letto. Non voglio che succeda a nessun altro ciò che è successo a noi in questi giorni» conclude Sabrina.
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