omicidio cecchettin

Filippo Turetta in carcere a Verona nella sezione «protetti». Il suo legale: «Provato e disorientato». Martedì l'interrogatorio, poi l'incontro con i genitori Video

L'ex fidanzato di Giulia Cecchettin, uccisa sabato 11 novembre, riportato in patria sabato 25 novembre: l'arrivo a Venezia e il trasporto al Montorio. L'avvocato Caruso incontra il ragazzo. Il primo dicembre l'autopsia sul corpo della vittima

Sabato 25 Novembre 2023

Il primo dicembre l'autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin

La raccolta degli elementi d'indagine passerà dallo svolgimento dell'autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin, custodito all'Istituto di Medicina legale dell'Università di Padova.

La data notificata ai consulenti è quella del primo dicembre, alle ore 9, nella città euganea. La difesa di Turetta dovrà nominare un proprio esperto, assieme a Procura e ai rappresentanti della famiglia Cecchettin. Non ci sono ancora tempi stabiliti per l'esame sulla Punto nera usata da Turetta la notte del delitto e nella fuga dei giorni seguenti, che risulterebbe ancora custodita in un deposito giudiziario in Germania, a circa dieci chilometri da Halle, dove il giovane è stato detenuto fino a stamani. Da quel che si è appreso, un secondo esame a livello «tecnico-criminale» dovrebbe venire svolto sull'automobile dalle autorità tedesche. Dalla prima perlustrazione effettuata dopo che Turetta era stato bloccato in autostrada, erano emersi un coltello da cucina con una lama di dodici centimetri, probabilmente l'arma del delitto, un paio di guanti e un telefono cellulare contenuti dentro una borsa, tracce di sangue e 300 euro in contanti. Sulla vettura sicuramente verrà fatta un'altra ulteriore ispezione, alla ricerca di tracce organiche, un prelievo del sangue per la sua analisi.

Durante l'interrogatorio di garanzia la Procura potrebbe chiedere la premeditazione

Non è escluso che in occasione dell'interrogatorio di garanzia di Filippo Turetta, martedì 28 novembre, la Procura chieda che al capo di imputazione vengano aggiunte altre aggravanti, prima su tutte la premeditazione, che appesantirebbe la posizione processuale.

L'avvocato Caruso: "Con Filippo non ho parlato di accuse contro di lui. Attendo lunedì il fascicolo processuale"

Il difensore di Filippo Turetta, l'avvocato Giovanni Caruso, è stato dentro per ore a causa delle «lunghe procedure» previste per gli ingressi dei detenuti in carcere e tra loro ci sarebbe stato solo un dialogo non approfondito. «Non ci sono stati i tempi tecnici per affrontare una difesa. L'ordinanza di custodia cautelare è stata notificata stamane, non ho avuto ancora modo di leggerla e neppure il mio assistito, lo farò come lo farà lui», aggiunge il difensore. «Lunedì conto di avere accesso al fascicolo processuale e di predisporre le valutazioni che sono indispensabili per la sua difesa tecnica. Con Turetta non siamo assolutamente entrati nel merito, non abbiamo affrontato nei dettagli sul profilo della vicenda. Di fronte a una vicenda così drammatica e tragica c'è stato un momento di indispensabile conoscenza reciproca sul piano umano». Martedì 28 novembre è in programma l'interrogatorio di garanzia, ma è troppo presto per svelare la difesa: «Non ne ho ancora idea» conclude il legale Caruso.

Filippo Turetta: l'incontro con i genitori dopo l'interrogatorio di garanzia

I genitori di Filippo Turetta, mamma Elisabetta e papà Nicola, incontreranno «quanto prima» il figlio 21enne detenuto nel carcere di Verona con l'accusa di omicidio aggravato e sequestro di persona dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin. Lo spiega il difensore dello studente, l'avvocato Giovanni Caruso, al termine dell'incontro nella casa circondariale scaligera dove Turetta è stato trasferito dalla Germania. L'incontro familiare avverrà comunque dopo l'interrogatorio di garanzia in programma martedì 28 novembre.

L'avvocato: «È molto provato e disorientato, ma adeguatamente assistito»

«È molto, molto provato, disorientato, anche se con lui sono riuscito ad avere un'interlocuzione accettabile». Così l'avvocato Giovanni Caruso ha descritto Filippo Turetta, dopo il colloquio in carcere a Verona, precisando che però nell'incontro non si è affrontato il «merito della tragedia». Il legale ha precisato che il giovane sarà interrogato in carcere martedì prossimo. È stato infatti fissato per martedì 28 novembre dal gip di Venezia Benedetta Vitolo l'interrogatorio di garanzia. All'interrogatorio sarà presente il pm Andrea Petroni (non è necessaria la presenza della pubblicazione accusa, ndr) che potrebbe chiedere un aggravamento rispetto ai reati contestati, mentre il difensore, l'avvocato Giovanni Caruso, potrà chiedere una misura alternativa al carcere o già in questa fase la perizia psichiatrica. Se i legali non avanzeranno istanze, il gip non deve scrivere nessun nuovo provvedimento. 

Filippo Turetta «è adeguatamente assistito e protetto in un carcere di grande sicurezza, tranquillante anche dal punto di vista della sorveglianza contro atti e situazioni suscettibili di degenerare». Ha poi aggiunto l'avvocato Giovanni Caruso, all'uscita del carcere di Montorio. «Non sono un esperto - ha ribadito il legale - ma ho avuto un'interlocuzione accettabilmente comprensibile. Il ragazzo non ha detto sostanzialmente nulla, non abbiamo affrontato i dettagli. Di fronte a una vicenda così drammatica e tragica c'è stato un momento di presentazione reciproca, che è indispensabile sul piano umano prima ancora che tecnico», ha concluso.

Turetta nello stesso carcere di Benno Neumair, condannato per l'omicidio dei genitori

Nel carcere di Montorio che da oggi ospita Filippo Turetta, è rinchiuso da alcuni mesi anche il protagonista di un altro clamoroso caso di cronaca degli ultimi anni: Benno Neumair, il 33enne bolzanino condannato dalla Corte d'Appello di Bolzano all'ergastolo per il duplice omicidio e l'occultamento dei cadaveri dei genitori Laura Perselli e Peter Neumair. L'uomo era stato trasferito a Montorio, dopo il processo di primo grado, nell'agosto scorso, in attesa dell'appello, celebrato il 30 ottobre. Dopo la conferma della condanna in appello, Neumair era stato riportato a Montorio, e qui attualmente sta scontando la condanna.

La direttrice del carcere: «È tranquillo»

«È nomale, tranquillo». Così la direttrice del carcere di Verona, Francesca Gioieni, ha descritto, parlando con i cronisti, Filippo Turetta. Per lui, ha chiarito, «si stanno applicando tutte le procedure di cautela che si seguono con gli altri detenuti»

Turetta in carcere, subito visite psichiatriche

Filippo Turetta, appena arrivato nel carcere di Verona, farà un primo passaggio nel reparto infermeria dell'istituto penitenziario di Montorio per valutazioni da parte dell'équipe psicologica e psichiatrica. Reparto dove potrebbe stare qualche giorno prima di essere trasferito nella sezione «protetti», dedicata ai detenuti accusati di reati a «forte riprovazione sociale», come i «sex offender» che prevede che non abbiano alcun contatto, a loro tutela, con detenuti per altre tipologie di reati. Turetta sarà anche sorvegliato a vista 24 ore su 24 in cella singola, per evitare gesti autolesionistici.

Filippo Turetta è arrivato in carcere a Verona

Filippo Turetta, accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, è appena arrivato nel carcere Montorio di Verona, scortato dai carabinieri, proveniente dall'aeroporto di Venezia. Al 22enne di Torreglia (Padova) è già stata notificata l'ordinanza di custodia cautelare per omicidio volontario aggravato e sequestro di persona.

L'avvocato Caruso aspetta Turetta a Verona: «Rassegnato? Sono valutazioni premature»

L'avvocato Giovanni Caruso attende il suo cliente, Filippo Turetta, in carcere a Verona. Rispondendo ai giornalisti, il legale ha spiegato che non ha ancora avuto modo di parlare con il giovane. A chi gli ha fatto presente che Turetta è apparso rassegnato durante la consegna alle autorità italiane, Caruso ha risposto: «Sono valutazioni premature». Sarà soltanto lui come legale a incontrare oggi Turetta, appena arriverà. 

Filippo lascia l'aeroporto di Tessera: il passaggio dell'auto - VIDEO

Intorno all'una e mezza di oggi, sabato 25 novembre, Filippo Turetta ha intrapreso l'ultima tappa del suo viaggio dalla Germania, iniziato questa mattina: quella che lo porterà da Venezia fino al carcere di Verona. Un veloce passaggio di auto dei carabinieri e di una Lancia con i vetri oscurati, questo è quello che hanno visto i tanti giornalisti assiepati in attesa all'aeroporto di Tessera.

 

Il commento di Tajani e il grazie alle autorità tedesche

«Oggi Filippo Turetta è in Italia per essere giudicato dalla magistratura del nostro Paese. Lo avevo detto domenica scorsa, in Sicilia, che era una questione di pochissimi giorni e così è stato grazie alla collaborazione con le autorità tedesche». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando oggi a Perugia a margine del congresso provinciale di Forza Italia.

Barba incolta e tuta da ginnastica, silenzioso durante il viaggio

Tuta e scarpe da ginnastica, giubbotto blu e barba incolta. Silenzioso, rassegnato e dimesso, completamente disinteressato a quello che gli stava accadendo intorno. Nessun riferimento a quanto accaduto. Così è apparso Filippo Turetta sul Falcon che lo ha portato a Venezia, scortato dagli uomini del servizio Scip che hanno curato il trasporto del giovane.

L'aereo di Turetta atterrato a Venezia

L'aereo con a bordo Filippo Turetta, i giovane accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, è atterrato poco fa all'aeroporto di Venezia, proveniente da Francoforte. Il giovane sarà portato negli uffici della polizia di frontiera, per la notifica dell'ordinanza cautelare, poi, scortato dai Carabinieri, al carcere di Verona.

Il Falcon è decollato. Turetta in volo alla volta di Venezia

Il velivolo dell'aeronautica militare con a bordo Filippo Turetta è decollato dall'aeroporto di Francoforte sul Meno alla volta di Venezia: lo ha riferito il portavoce della polizia federale dello scalo tedesco, Jörg Martienßen. «È in volo», ha detto portavoce poco poco dopo le 10:45. È così terminata l'operazione condotta in territorio tedesco per consegnare all'Italia il presunto omicida di Giulia Cecchetin, il quale era stato detenuto da domenica fino alla notte scorsa nel carcere di Halle, in Sassonia Anhalt.

«Filippo Turetta è stato collaborativo»

Alle 10.30 il volo che riporterà Filippo Turetta in Italia era già sul runway di decollo, «Il giovane è stato collaborativo e tutto è andato avanti senza intoppi», ha spiegato Jörg Martienßen, portavoce della polizia dello scalo.

Il Falcon atterra puntuale a Francoforte - VIDEO

L'arrivo a Francoforte del Falcon 900 che riporterà Filippo Turetta in Italia.

Il personale del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia è partito questa mattina da Fiumicino diretto a Francoforte per l'estradizione di Filippo Turetta. A Venezia, aeroporto di arrivo del volo Cai, a Turetta sarà notificata dalla Polaria l'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Lo Scip, attraverso l'Ufficio S.I.Re.N.E. (Informazioni supplementari richieste all'ingresso nazionale), ha supportato l'attività di ricerca di Turetta, inserito il suo nome nel Sistema d'informazione Schengen-Sis quale persona da rintracciare e l'autovettura quale veicolo da sorvegliare. Proprio queste attività hanno successivamente consentito di avere due ulteriori rilevamenti della targa in Austria poco oltre il confine italiano. Si è quindi focalizzata l'attenzione investigativa sull'Austria e non appena è stato emanato il primo Mandato d'arresto europeo, lo Scip ha immediatamente attivato la collaterale unità austriaca. Il servizio ha anche curato tutto lo scambio informativo successivo all'arresto e al relativo sequestro dell' auto. Lo Scip è una proiezione transnazionale del Dipartimento della Pubblica sicurezza: cura, agevola ed indirizza con i suoi canali di collegamento, lo scambio informativo ed operativo in materia di cooperazione di polizia in ambito europeo ed internazionale. A questo scopo il Servizio opera in raccordo con le altre articolazioni del Dipartimento, di volta in volta competenti, nonché con gli organi dei Comandi generali dell'Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza, competenti a sviluppare attività nel contesto europeo o internazionale.

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Filippo Turetta, per ora tutto regolare: arrivato a Francoforte

Sta procedendo secondo i piani la consegna di Filippo Turetta all'Italia: lo ha detto  un portavoce della polizia tedesca confermando che il giovane accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin è arrivato «all'aeroporto» di Francoforte e il decollo dell'aereo militare che lo deve portare «a Venezia» è previsto sempre alle 10:45.

Le tappe del viaggio di ritorno di Filippo Turetta

Le tappe del viaggio di ritorno in Italia di Filippo Turetta oggi, sabato 25 novembre. Intorno alle 6 è prevista la partenza dal carcere di Halle, probabilmente con il cellulare fornito dal ministero regionale della Giustizia di Magdeburgo. Dopo 384 chilometri di viabilità ordinaria e autostradale, alle 10 l'arrivo a Francoforte. Alle ore 10.45, con un volo speciale italiano, Filippo Turetta partirà dal settore sicurezza dell'aeroporto. L'atterraggio del Falcon 900 al Marco Polo di Tessera è stimato per le 12. Dopo la notifica dell'ordinanza di custodia cautelare negli uffici della polizia di frontiera, intorno alle 12.30 lo Scip affiderà Turetta ai carabinieri di Venezia, che lo porteranno a Montorio Veronese. 

Filippo Turetta è atterrato a Venezia nella tarda mattinata di oggi, sabato 25 novembre, a bordo di un Falcon 900 dell'Aeronautica Militare, lo stesso che sette anni fa riportò in Italia il fuciliere di Marina Salvatore Girone. Turetta è stato riportato dalla Germania, dove si è conclusa la sua fuga, all'Italia due settimane dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, la sua ex fidanzata.

La consegna connessa all'esecuzione del mandato di arresto europeo comincia all'alba a Halle, passa per l'ora di pranzo a Venezia e termina nel primo pomeriggio a Verona: scartato come prevedibile il carcere di Santa Maria Maggiore, è stato scelto il penitenziario di Montorio, «per vigilare su possibili rischi autolesivi».

La casa circondariale di Montorio Veronese dispone di una sezione per i cosiddetti "protetti", mentre il Due Palazzi di Padova potrebbe diventare la sede successiva a questa fase cautelare.

Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 10:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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