Venezia. Tra 6 mesi il nuovo "volto" del porto: in ballo ci sono 120 milioni di euro - Foto

A Chioggia previsti interventi su 13 ettari a ridosso dell'isola dei Saloni

Mercoledì 25 Ottobre 2023 di Elisio Trevisan
Venezia. Tra 6 mesi il nuovo "volto" del porto: in ballo ci sono 120 milioni di euro

In attesa di trovare i 120 milioni di euro necessari per riqualificare e trasformare i fronti d'acqua dei porti di Venezia e di Chioggia, nell'arco di 180 giorni i progettisti dovranno disegnare la proposta, avviando fin da subito, insieme all'Autorità Portuale, incontri tecnici e di condivisione con gli operatori portuali, gli enti territoriali e le due città.

Completate le verifiche dei documenti, infatti, l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (Adspmas) ha aggiudicato, in via definitiva, l'incarico di progettazione di fattibilità tecnico-economica al raggruppamento guidato da Arup Italia Srl che lo scorso agosto aveva vinto la gara battendo altri undici soggetti internazionali e locali. Il compito che i professionisti dovranno portare a termine è la realizzazione di «un disegno unitario di qualità che demolisca anche il concetto di recinto portuale, creando uno spazio urbano attrattivo ricco di potenzialità funzionali, sociali, produttive, connesse sia al ruolo del porto che alle attività ordinarie della città - spiega il presidente dell'Adspmas Fulvio Lino Di Blasio - Il risultato dovrà essere un masterplan complessivo, che potrà prevedere sia micro-interventi sia grandi opere, realizzabile per lotti indipendenti».

LOTTI INDIPENDENTI
Anche perché i 120 milioni di euro non saranno disponibili subito e tutti assieme, e quindi poter procedere per lotti renderà l'operazione più fattibile, e in tempi accettabili per una città che ha fame di spazi per crescere fuori dagli schemi dell'industria turistica e senza rovinare la propria anima. Le aree che saranno oggetto del progetto di fattibilità tecnica ed economica sono, per Venezia, quelle lato banchina comprese tra Sant'Andrea e San Basilio, per un totale di 17 ettari e, per Chioggia, quelle dell'area Saloni e via Maestri del Lavoro, circa 13 ettari. Nel corso della progettazione lo studio internazionale di ingegneria Arup e il professore veneziano Alberto Cecchetto dovranno definire le funzioni che troveranno posto nelle aree, e quelle non più compatibili con gli sviluppi previsti per le quali si formuleranno delle ipotesi di ricollocazione; inoltre dovrà essere posta la massima attenzione nel garantire continuità alle attività presenti: quelle di trasporto, di servizio alla città, nonché gli uffici e gli utilizzatori di spazi assegnati al parcheggio delle auto.

Questi indirizzi progettuali erano stati definiti grazie alla collaborazione tra Autorità portuale, università Iuav e commissione giudicatrice presieduta da Fabio Russo, membro esperto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nonché professore dell'Università La Sapienza di Roma, e composta dall'architetto Anna Buzzacchi, responsabile dipartimento Patrimonio culturale, ambiente e sostenibilità del Consiglio Nazionale degli Architetti, e dall'ingegnere Marco D'Elia, direttore Infrastrutture e trasporti della Regione del Veneto. «Il progetto che andremo realizzare è espressione di esigenze portuali nuove e della volontà di integrare e far convivere perfettamente queste esigenze con la dimensione portuale alla quale siamo da sempre abituati: - commenta Di Blasio - nei nostri waterfront a Chioggia e a Venezia le attività portuali, infatti, sono quanto mai vive, in continua evoluzione e alla ricerca di un rinnovato rapporto con le attività urbane con le quali interagiscono direttamente o visivamente». La riqualificazione dei due fronti d'acqua, nelle intenzioni dell'Autorità portuale, porrà in sinergia l'operatività e l'uso delle banchine, degli edifici e degli spazi portuali con la quotidianità della vita cittadina legata alle altre attività lavorative, allo studio, allo svago e alla residenza. Sarà, insomma, un nuovo tassello nell'opera in corso da qualche anno di apertura del porto alla città.

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