VENEZIA - Un artigiano edile di 40 anni, Federico Pierobon, residente da una decina d'anni a Martellago (Venezia) si tolto la vita impiccandosi in casa e anche su questo suicidio ha avuto il suo peso la crisi ecomomica.
La tragedia si è consumata nella notte tra venerdì e sabato. Il quarantenne ha inviato un sms in cui annunciava l'intenzione di farla finita alla sua ex fidanzata, che però aveva il cellulare spento e non se n'è accorta subito. Quando l'ha visto sul display del suo telefonino, si è precipitata con un amico nella sua casa di Martellago: i due sono entrati, verso l'una, e lo hanno trovato appeso a una trave del soffitto con un cavo elettrico.
Lo hanno tirato giù, hanno tentato di rianimarlo e chiamato i soccorsi, ma ormai era tardi: quando sono arrivati, medici e infermieri del Suem di Mirano non hanno potuto che constatarne il decesso. Sul posto sono subito intervenuti anche i carabinieri di Scorzè che hanno avvisato il magistrato di turno, ma la salma è già a disposizione dei familiari dell’artigiano non essendoci alcun dubbio che si tratti di suicidio.
L'artigiano, che era molto conosciuto in zona e aveva tanti amici (su Facebook sono già tanti i messaggi di cordoglio), avrebbe lasciato solo un biglietto rivolto all’ex fidanzata, con la quale aveva un rapporto altalenante, in cui scrive di volerle lasciare tutti i beni.
L’uomo lavorava in proprio come muratore e posatore ma ultimamente era molto depresso per tutta una serie di problemi, personali ma anche economici, come aveva confidato alle persone che gli erano più vicine: con la crisi la sua attività non andava più molto bene, lavorava in modo saltuario, e non riusciva più a pagare il mutuo della casa.
Lascia i genitori che abitano a Zelarino, il suo paese di origine, dove saranno anche celebrati i funerali, ancora da fissare, una sorella e due nipoti.
Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 10:04
La tragedia si è consumata nella notte tra venerdì e sabato. Il quarantenne ha inviato un sms in cui annunciava l'intenzione di farla finita alla sua ex fidanzata, che però aveva il cellulare spento e non se n'è accorta subito. Quando l'ha visto sul display del suo telefonino, si è precipitata con un amico nella sua casa di Martellago: i due sono entrati, verso l'una, e lo hanno trovato appeso a una trave del soffitto con un cavo elettrico.
Lo hanno tirato giù, hanno tentato di rianimarlo e chiamato i soccorsi, ma ormai era tardi: quando sono arrivati, medici e infermieri del Suem di Mirano non hanno potuto che constatarne il decesso. Sul posto sono subito intervenuti anche i carabinieri di Scorzè che hanno avvisato il magistrato di turno, ma la salma è già a disposizione dei familiari dell’artigiano non essendoci alcun dubbio che si tratti di suicidio.
L'artigiano, che era molto conosciuto in zona e aveva tanti amici (su Facebook sono già tanti i messaggi di cordoglio), avrebbe lasciato solo un biglietto rivolto all’ex fidanzata, con la quale aveva un rapporto altalenante, in cui scrive di volerle lasciare tutti i beni.
L’uomo lavorava in proprio come muratore e posatore ma ultimamente era molto depresso per tutta una serie di problemi, personali ma anche economici, come aveva confidato alle persone che gli erano più vicine: con la crisi la sua attività non andava più molto bene, lavorava in modo saltuario, e non riusciva più a pagare il mutuo della casa.
Lascia i genitori che abitano a Zelarino, il suo paese di origine, dove saranno anche celebrati i funerali, ancora da fissare, una sorella e due nipoti.
